LEGGI L’NTERVISTA COMPLETA. CLICCA QUI Il fondatore della comunità di Sant’Egidio racconta come nacque con Giovanni Paolo II l’incontro di preghiera di Assisi che da trent’anni unisce uomini e religioni Andrea Riccardi è il fondatore della Comunità di Sant’Egidio e storico della Chiesa. A 18 anni, insieme ad alcuni coetanei, sceglie di “leggere” la città a partire dalla periferia romana: «Significa che l’autobus non lo prendevi per andare in centro, ma nell’altro senso». Quello stesso sguardo, che vuole cambiare la storia con il Vangelo in mano, lo porta ad essere il motore di trattative di pace e incontri tra leader internazionali. Quando nel 1986 Giovanni Paolo II volle il primo incontro interreligioso di preghiera per la pace, anche Riccardi era ad Assisi. «Ricordo la grande partecipazione della gente, la semplicità dei gesti di amicizia tra i capi religiosi, che camminavano l’uno accanto all’altro nei vicoli di Assisi. Ma anche il volto sorridente e concentrato di Giovanni Paolo II, che aveva convocato quella preghiera tra lo stupore generale, nella convinzione che le religioni erano una grande risorsa di pace in un’epoca ancora segnata dalla minaccia della Guerra fredda e del conflitto atomico. Anni dopo, alla caduta del Muro di Berlino, Giovanni Paolo II mi disse: “Ad Assisi non abbiamo pregato invano”». Come nacque la scelta di raccogliere l’eredità di Assisi organizzando in tante città del mondo l’incontro “Uomini e religioni”? LEGGI L’NTERVISTA COMPLETA. CLICCA QUI
Anno: 2016
Contattaci con un WhatsApp o un SMS +39 351 972 5555
19 Settembre 2016 16:30 | Teatro Metastasio PANEL 10: Migranti e integrazione Presiede Jean-Claude Petit Giornalista e scrittore, Francia BIOGRAFIA Intervengono Zygmunt Bauman Sociologo e filosofo, Polonia BIOGRAFIA Markus Dröge Vescovo evangelico, Germania BIOGRAFIA Nedim Gursel Scrittore, Turchia BIOGRAFIA Daniela Pompei Comunità di Sant’Egidio, Italia BIOGRAFIA Michel Santier Vescovo cattolico, Francia BIOGRAFIA Vassilis Vassilikos Scrittore e storico, Grecia BIOGRAFIA Antonio Maria Vegliò Cradinale, Presidente del Pontificio Consiglio Pastorale per i Migranti, Santa Sede BIOGRAFIA Per informazioni sui panel, sui luoghi clicca QUI Guarda il video
Guardate questo video meraviglioso, tante immagini che compongono una cosa sola: la pace!
Lunga intervista a Marco impagliazzo presidente della Comunità di Sant’Egidio. Sono stati toccati diversi temi tra cui “lo spirito di Assisi dall’86 a oggi, i “nuovi europei”, i corridoi umanitari e il dialogo con l’Islam. Alla fine dell’intervista è stato chiesto a Marco Impagliazzo quale canzone volesse scegliere per concludere, ed ha scelto “Toto Cambia” una canzone che mette i brividi, cantata dalla argentina Mercedes Sosa. Il testo fu scritto dal poeta e musicista cileno Julio Numhauser, cileno esiliato per la dittatura di Pinochet. Anche Mercedes Sosa dovette fugire dall’Argentina a causa della dittatura per il contenuto delle canzoni e lo straordinario seguito popolare. Guarda l’intervista Ecco il brano “Ma non cambia il mio amore per quanto lontano mi trovi, né il ricordo né il dolore della mia terra e della mia gente. E ciò che è cambiato ieri di nuovo cambierà domani così come cambio io in questa terra lontana. Cambia, tutto cambia…” Ps: Per informazioni utili su #Assisi30 clicca QUI
Ad Assisi, dal 18 al 20 settembre 2016 si tiene l’Incontro internazionale “SETE DI PACE: religioni e culture in dialogo”. Perché #Assisi30? Quest’anno l’incontro internazionale di preghiera per la pace si tiene ad Assisi, 30 anni dopo la storica Giornata di Preghiera per la Pace del 27 ottobre 1986 voluta da Giovanni Paolo II (LEGGI IL DISCORSO DA #ASSISI86), uomini e donne di fede, leader religiosi, culture diverse, uniti dalla speranza che lo “spirito di Assisi” possa portare pace in un mondo segnato da violenza, guerre, divisioni, si incontrano per 3 giorni, per parlare, confrontarsi, pregare l’uno accanto all’altro. Cosa farete durante i tre giorni di #Assisi30 Qui il programma Cosa sono i “Panel” Sono tavole rotonde tematiche su temi fondamentali del mondo: Qui il PROGRAMMA DELLE TAVOLE ROTONDE che puoi vedere dal vivo se sei già accreditato ad #Assisi30 o seguirle in diretta da facebook sulla pagina dei Giovani per la Pace. Ci sarà anche Papa Francesco? Si, il Papa ha confermato la sua presenza per il 20 Settembre. E’ stato già diffuso il programma della sua visita. Come faccio a seguire l’evento se non posso venire ad Assisi? Puoi seguire le dirette della cerimonia iniziale, dei panel e della cerimonia finale in diretta su Giovani per la Pace. ps: Play Music è tornato, Iscriviti!
Signor Presidente della Repubblica, Beatitudine, Illustri leader religiosi, Cari amici, sono contento che questo nostro incontro internazionale si tenga a Tirana. Ringrazio in modo particolare il Presidente, il Primo Ministro e le autorità albanesi, mentre ricordo come le religioni dell’Albania hanno voluto questo convegno con determinazione. Questo è uno dei motivi per cui siamo qui: l’Albania è un paese plurale dal punto di vista religioso. Musulmani sunniti, cristiani ortodossi, cattolici, bektashi vivono insieme. E’ l’eredità della storia di questo paese. Non un resto del passato. Vivere insieme tra diversi é ormai la condizione di tantissime società del mondo. Non esistono più società omogenee senza l’altro. Nessuna società è un’isola. Vivere insieme tra diversi crea problemi, ma è una condizione ricca umanamente che spinge al dialogo quotidiano. E’ l’Albania: terra del vivere insieme. Eppure questo paese è stato ferito in profondità. Negli anni bui dopo la seconda guerra mondiale, fu la terra del “comunismo realizzato”. Ogni libertà, particolarità, diversità, fu interdetta. Anche la religione, tanto che nel 1967 l’Albania fu proclamata primo Stato integralmente ateo del mondo. Ogni atto religioso era proibito e duramente punito. In quegli anni, libertà, coscienza, fede significarono il martirio di molti. Questa è una terra di martiri. Non è un caso che a Durazzo finiscano nella stessa prigione e nella stessa tomba il muftì, Mustafà Varoshi e l’arcivescovo cattolico Prendushi. Secondo Amnesty International, ancora nel 1991, erano aperti ben 31 lager in Albania. Gjovalin Zezaj, caro amico sopravvissuto al gulag, ha raccontato: “è entrato un prigioniero, sostenuto a braccia, sembrava l’avessero torturato molto, perché non poteva stare in piedi e tra i denti lo sentii dire: Qui è veramente l’inferno”. Sì, un inferno. L’Albania era chiusa alle frontiere. Avevano pure chiuso lo spazio del cielo e della coscienza. Gli albanesi hanno tanto sofferto in più di quarant’anni di regime. Sembra una storia lontana. Io stesso ho conosciuto quel mondo –negli anni Ottanta. Era grigio, chiuso, violento. A ripensarci, oggi, sembra impensabile, impossibile, un simile sistema di vita. Quasi un brutto sogno, anzi un incubo della storia. Invece è esistito. Ancora negli anni Ottanta, il regime sembrava forte senza varchi di libertà e cambiamento. Sembrava destinato a durare a lungo. Invece, tutto è cambiato. Ricordo i giorni entusiasti della conquista della libertà. La storia è piena di sorprese, magari dopo periodi chiusi, bloccati, oscuri. Questa è una lezione di speranza, anche oggi in un tempo di rassegnazione di fronte a tante situazioni, insopportabili e inumane, in cui dominano guerre e violenza. Abbiamo voluto in Albania questo incontro nello spirito di Assisi tra diverse religioni, umanisti, laici, gente pensosa. Perché questa è una terra del vivere in pace tra diversi; perché questa terra ha una storia di martirio e di ricerca della libertà. E anche perché la Comunità di Sant’Egidio è vicina da decenni all’Albania con simpatia per la sua gente, con impegno concreto, considerandola una parte integrante dell’Europa. Crediamo che ci sia bisogno dello spirito di Assisi. Questo spirito nasce dal grande incontro, voluto nel 1986,...
Valentina, gxp di Roma, tornata da poco dal Malawi, ci racconta una bellissima storia! D. e I suoi occhi pieni di Speranza. La sua storia come tante dei bambini che ho conosciuto al centro nutrizionale Giovanni Paolo II in Malawi , mi ha colpito, mi è rimasta nel cuore. A D. e a suo fratello K. è morta la mamma un mese fa perché malata. Purtroppo molti bambini non hanno la mamma o il papà, perché le mamme muoiono spesso di parto o sono malte e anche i papà spesso sono malati oppure per paura scappano lasciando i figli in balia di se stessi. A volte vanno ad abitare con i nonni,o dagli zii o dai nuovi compagni dei corrispettivi genitori. Le famiglie africane sono numerose, molto povere, ma hanno sempre un sorriso sulle labbra. Loro stessi ci vedevano tristi cu dicevano :” Sekelera sekelera ” che vuol dire proprio sorridi! Pochi bambini hanno la possibilità di andare a scuola . Stando questi giorni con loro ,facendo scuola della pace mi sono resa conto quanto sia forte la loro voglia di imparare . I loro sogni sono semplici, belli: pieni di futuro. La mia cara D. mi ha conquistato appena ci siamo abbracciate . Lei non rideva, non parlava ,non giocava con gli altri. Dopo poche ore che la tenevo in braccio, le parlavo, le facevo il solletico; lei si è fidata di me ,e mi ha donato un sorriso pieno di gioia. Addirittura ballava sulle mie gambe! Se la lasciavo piangeva, solo se la tenevo al caldo tra le mie braccia smetteva. Un giorno le abbiamo regalato dei vestiti nuovi, sembrava un angelo, li portava con fierezza . Ci ha fatto un sorriso che non finiva più. Lì mi sono sentita felice ,ho percepito di essere al posto giusto al momento giusto e ho capito quanto sia importante sorridere. I suoi occhi,il sorriso,la sua vocetta e gli abbracci, non potrò mai dimenticarli. Valentina Paba ps: Iscriviti a Play Music stop Violence! Clicca QUI
>>> REGOLAMENTO 2016/2017<<<< >>ISCRIVITI ON LINE QUI<<<<<< IMPORTANTE! E’ OBBLIGATORIO ISCRIVERSI ENTRO E NON OLTRE IL 31 OTTOBRE 2016! Il Contest musicale “PLAY MUSIC – STOP VIOLENCE“, Cambia il Mondo con la tua Musica”, promosso dai Giovani per la Pace, movimento internazionale di giovani legato alla Comunità di Sant’Egidio, offre la possibilità a giovani musicisti di confrontarsi, attraverso la musica, su temi importanti ed attuali, con lo scopo di lanciare un forte messaggio per un mondo migliore. I temi scelti per quest’anno sono la pace, la solidarietà, il razzismo, la violenza, la guerra, il rispetto per la vita, la pena di morte, l’accoglienza verso chi è costretto a lasciare il proprio paese, il convivere tra culture diverse, l’incontro tra le generazioni, la cura del creato. ATTENZIONE L’iscrizione avverrà sul sito www.playmusicstopviolence.com a QUESTO LINK Possono iscriversi tutte le band la quale media delle età di ciascun componente non superi i “24” anni Per iscriversi basta compilare il form inserendo il brano in formato mp3 e una foto del gruppo. La prima selezione verrà eseguita dalla giuria che, comunicando via mail, inviterà le band più meritevoli ad eseguire il proprio brano negli eventi “PLAY MUSIC LIVE” che avranno come tematiche quelle del cambiamento, della pace e della solidarietà globale e si svolgeranno nei mesi Novembre/Dicembre 2016). Le band selezionate verranno altresì invitate a partecipare a Play Music Stop Violence in action, ovvero saranno invitate a suonare durante le iniziative di solidarietà che vedranno coinvolti i poveri (istituti per anziani, feste per bambini in periferia, giornate dedicate ai disabili o ai senza fissa dimora). Gli eventi live nelle città di Roma, Padova e Catania e l’Evento finale si svolgerà nell’ambito del progetto GXP DARE finanziato dal ministero dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della lett. d) o lett. f) della L. 383/2000 – linee di indirizzo annualità 2015”. Durante l’intera manifestazione le band in gara avranno visibilità su radio locali e web. Le canzoni selezionate durante gli eventi dal vivo accederanno all’evento finale che avrà luogo, nei mesi Aprile/Maggio) presso il PALA ATLANTICO “LIVE” ROMA davanti ad un pubblico di 2000 persone. Una giuria di qualità composta da esperti del settore selezionerà la band vincitrice ed assegnerà gli altri premi IMPORTANTE! E’ OBBLIGATORIO ISCRIVERSI ENTRO E NON OLTRE IL 31 OTTOBRE 2016! Ulteriori dettagli QUI
Papa Francesco ad Assisi per “Sete di Pace- Religioni e culture in dialogo Martedì 20 settembre 2016 ore 10.30 Decollo dall’eliporto del Vaticano ore 11.05 Atterraggio nel campo sportivo “Migaghelli” a Santa Maria degli Angeli Il Santo Padre è accolto da: – S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino – On. Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria – Dott. Raffaele Cannizzaro, Prefetto di Perugia – Dott.ssa Stefania Proietti, Sindaco di Assisi ore 11.30 Arrivo al Sacro Convento di Assisi Il Santo Padre è accolto da: – Padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento – Sua Santità Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli – Un rappresentante Musulmano – Sua Grazia Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury – Sua Santità Efrem II, Patriarca Siro-Ortodosso di Antiochia – Rappresentante dell’Ebraismo – Capo supremo dei Tendai (Giappone) Tutti insieme raggiungono il Chiostro di Sisto IV, dove sono in attesa i Rappresentanti delle Chiese e Religioni Mondiali, e i Vescovi dell’Umbria ore 12.00 Il Santo Padre saluta singolarmente i Rappresentanti ore 13.00 Pranzo comune nel refettorio del Sacro Convento, al quale partecipano anche alcune vittime delle guerre Il Dottor Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, ricorda il XXV anniversario di Patriarcato di Sua Santità Bartolomeo I ore 15.15 Il Santo Padre incontra singolarmente: – Sua Santità Bartolomeo I – Un rappresentante Musulmano – Sua Grazia l’Arcivescovo Justin Welby – Sua Santità il Patriarca Efrem II – Un rappresentante dell’Ebraismo ore 16.00 In diversi luoghi: Momento di preghiera per la Pace Basilica Inferiore di San Francesco PREGHIERA ECUMENICA DEI CRISTIANI ore 17.00 Terminata la preghiera, tutti i partecipanti escono dalla Basilica Inferiore, si incontrano con i Rappresentanti delle altre religioni, che hanno pregato in altri luoghi, e prendono posto sul palco in Piazza ore 17.15 Piazza San Francesco CERIMONIA CONCLUSIVA:· Saluto di S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino · Messaggi: – Un testimone vittima della guerra – Patriarca Bartolomeo I – Un rappresentante Musulmano – Un rappresentante dell’Ebraismo – Patriarca Buddista Giapponese – Prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio · Discorso del Santo Padre · Lettura di un Appello di Pace, che viene consegnato a Bambini di varie Nazioni · Momento di silenzio per le vittime delle guerre · Firma dell’Appello di Pace e accensione di due candelabri · Scambio della pace ore 18.30 Il Santo Padre si congeda e in auto si trasferisce all’eliporto di Santa Maria degli Angeli ore 19.00 Decollo dal campo sportivo “Migaghelli” a Santa Maria degli Angeli ore 19.35 Atterraggio nell’eliporto del Vaticano. FONTE: http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/09/01/0611/01376.html Evento Facebook: QUI
Recita un antico proverbio albanese, che, quando l’ospite varca la soglia di una casa in questo Paese, verrà sempre ricevuto con «il pane, il sale e un cuore puro». L’esperienza di amicizia della Comunità di Sant’Egidio con l’Albania è esattamente questa: quella di chi, dalla fine del regime di Enver Hoxa, viene accolto in questa terra bella e ferita e sente di entrare in contatto con il cuore più intimo della sua gente. A un anno dalla preghiera per la pace di Tirana, quaranta universitari di Genova e Cuneo hanno raggiunto il Nord dell’Albania per una settimana di incontri e amicizia con bambini, giovani e detenuti. In questi villaggi – periferia della periferia d’Europa – i Giovani per la pace hanno voluto continuare ad affermare che la pace è sempre possibile: con le parole, ma anche con la fedeltà di un’amicizia che non viene meno. A guidare questi giorni nel Paese più giovane del continente, le parole che papa Francesco ha pronunciato a luglio ai giovani riuniti in Polonia per la Gmg: «non siamo venuti al mondo per “vegetare”, per passarcela comodamente, per fare della vita un divano che ci addormenti; al contrario, siamo venuti per un’altra cosa, per lasciare un’impronta». La prima “impronta di misericordia” è stata la Scuola della Pace che, come avviene da molti anni, ha coinvolto circa duecento bambini e ragazzi di alcuni villaggi nel distretto di Lezhe (Shënkoll, Barbullojë, Malecaj e Shkembi i Kuq) con una visita da parte della Comunità di Sant’Egidio di Scutari. Di fronte alla povertà delle famiglie, alla violenza, all’assenza di prospettive di molti giovani, la Scuola della Pace non è stata solo la proposta di uno spazio accogliente, ma anche un’occasione per affermare che è sempre possibile – per tutti – scegliere la pace anziché la violenza, la solidarietà anziché l’egoismo, di migliorare il proprio paese anziché fuggire. Commosso dalla fedeltà di questi amici italiani, Florin, giovane cresciuto a Kamp, il campo di prigionia del regime utilizzato in questi anni da dormitorio dalle famiglie scese dalle montagne, lo ha spiegato con parole chiarissime «senza la Comunità, la mia vita non sarebbe stata la stessa». Passando di casa in casa sono stati tanti gli incontri: con la sofferenza, la malattia, ma anche con il desiderio di dialogare e di sperare ancora. Per questo, in ogni villaggio, decine di adulti hanno partecipato ad un incontro sulla misericordia e a una preghiera per la pace in cui si è ricordata la Siria e tutti i paesi colpiti da guerra, violenza e terrorismo. A conclusione della settimana, una festa in ogni villaggio, per sperimentare l’arte impegnativa ed entusiasmante di vivere insieme. Un’altra impronta di misericordia è stata la visita ai detenuti del carcere di Shënkoll. Parlare di misericordia e perdono a uomini induriti dalla detenzione e in un Paese in cui la cultura della vendetta condiziona ancora pesantemente la mentalità di molti non è stato semplice, ma si è rivelato decisivo: guidati dai missionari rogazionisti – che hanno la cura pastorale della...
[VIDEO] Il saluto del Viceministro agli esteri Mario Giro #Tregiornisenzafrontiere
Sebastian IntelisanoVoi siete la porta di Italia, mi auguro che questa porta resti sempre aperta
Altri articoli
-
Dall’ECO LAB di Pace un carico di aiuti umanitari con materiale scolastico per le bambine e i bambini in Ucraina
14/02/2024 -
Eco Lab di Pace, lo spazio dove l’ecologia e la solidarietà si incontrano e si trasformano in aiuto concreto
14/02/2024 -
L’amicizia che si rivela benedizione: dalla strada al Buon Pastore
26/01/2024 -
I corridoi umanitari: un viaggio con una meta sicura per un’accoglienza umana e rispettosa
02/04/2023