Costruiamo un mondo di pace
Fai sentire la tua voce per chi voce non ha

Incontriamoci per aiutare e per capire le domande della città a partire dai poveri!
Esistono tanti modi concreti per dare un volto umano alle nostre città, a partire da:
- incontri per confrontarci,
- feste con i giovani, gli anziani, i rifugiati e i bambini
- conferenze per conoscere il mondo,
- social media per condividere,
- raccolte per preparare i pasti per i poveri e per donare giochi ai bambini
- l’amicizia con chi si pensa diverso, in un mondo che costruisce muri
- la buona musica, per trovare ciò che ci unisce
Anche la musica può cambiare il mondo! I Giovani per la pace promuovono il concorso “Play Music Stop Violence” per confrontarsi su temi importanti e attuali, con lo scopo di lanciare un messaggio rivolto a tutti per un mondo migliore.
I Giovani per la pace sono studenti delle medie, delle superiori, delle università e giovani lavoratori. Scopri dove ci incontriamo: clicca qui.
Per dare un volto umano a Internet, invece, pubblichiamo su questo blog immagini, video, racconti e riflessioni. Puoi inviare il tuo contributo a [email protected].
Facciamo sentire la nostra voce per chi voce non ha!
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Natale con Sant’Egidio, un Natale di tutti per tutti. Nessuno escluso e con l’Ucraina nel cuore
Il Natale è alle porte. E proprio alle porte delle chiese incontriamo spesso chi ci chiede una monetina per un caffè o un cornetto. È una visione comune, una foto che restituisce bene le dinamiche della nostra società, l’esperienza di tutte le mattine. C’è chi spera, vive e si affida alla grazia di qualche buon passante o turista, che con un sorriso o con insulto, con un viso freddo o con un po’ di compassione, lascia un euro o cinquanta centesimi. Questo è un pezzo di quella realtà che appare, quella che spesso scandisce le nostre passeggiate, entrando e uscendo dai negozi. Non vediamo, perché non appare, la realtà di tutte le persone sole che stanno in casa, malate, fragili, sole o negli istituti. Vediamo, invece, agli angoli, mentre si passeggia per gli acquisti, i cartoni di qualche senzatetto che vive al lato della strada. Emarginato, fisicamente e non solo. A Roma si respira l’aria del Natale, una gioia che evapora nell’aria al sentire le canzoni e il profumo dello zucchero filato e della cioccolata calda che nei mercatini si vende. Si accendono le luci, delle strade e degli alberi. Sopra di noi, attorno a noi. Ma nel 2022 non si accendono solo quelle natalizie. Oggi, in Ucraina si vedono i tuoni e i lampi, missili in un cielo di guerra. E non si sente per le strade una melodia piacevole, ma un triste sottofondo roboante. Tante sono le luci, quelle della solidarietà e dell’aiuto, da accendere in questo Natale negli angoli dimenticati e sperduti, proprio lì dove le ostilità e i conflitti incendiano causando la sofferenza di moltissime persone. Vorremmo avere un Natale diverso, un Natale di pace e di accoglienza, da offrire e non da negare. Vorremmo vivere un Natale con meno indifferenza e più partecipazione, insomma: un Natale di luce vera, di cambiamento nuovo. Così come lo voleva la Comunità di Sant’Egidio 40 anni fa. Sembrava impossibile fare un pranzo con i poveri nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. E invece, proprio questo è successo il 25 dicembre del 1982 a Roma. Il primo pranzo organizzato da Sant’Egidio ha avuto inizio con 32 ospiti: soli, anziani, persone che vivevano per strada, amici in difficoltà. Fu una grande festa, quale è sempre quella del Natale. Ma non per tutti. Un gesto piccolo, ma già rivoluzionario: scegliere di passare il Natale con i poveri è una scelta cresciuta con il valore del servizio e della solidarietà, e primariamente di amicizia, che la Comunità negli anni ha costruito con le persone più deboli e fragili, emarginate da tutto. Tanto da essere quasi “invisibili”. Oggi il pranzo di Natale si fa nelle comunità di tutto il mondo, dai paesi dell’Africa alle metropoli d’America: non esiste confine per un gesto piccolo e grande, che chiama a riunirsi per questo giorno così importante, dai pranzi con i bambini delle scuole della pace, alle consegne del pasto caldo ai detenuti nelle carceri. Il pranzo di Natale ha molte declinazioni, molti luoghi ma ovunque arriva l’essenza di quello...
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Cities for Life: i Giovani per la Pace illuminano il Colosseo
Si accendono luci, al Colosseo. Sono le luci delle lanterne dei Giovani per la Pace; sono le luci del videomapping; sono le luci di chi ancora non si è arreso all’oscurità della pena di morte.
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Europeans for peace di nuovo in presenza: giovani europei per un movimento di pace che superi l’isolamento
Sabato 9 ottobre si è svolto a Roma l’incontro Europeans for Peace. 400 giovani da 15 paesi si sono ritrovati, finalmente in presenza, per confrontarsi e riflettere insieme su come costruire il mondo post-pandemia
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Mai più la Guerra! L’appello dei GxP per un mondo senza violenza
A vent’anni dagli attentati dell’11 settembre 2001, i Giovani per la pace si riuniscono a Roma e nel mondo per ricordare le tante vittime del terrorismo e della violenza.
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Poveri e ambiente. No alla cultura dell’usa e getta che scarta persone e cose
L’intervento dei Giovani per la Pace sull’ecologia integrale al Friday for Future
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Francesco, il papa venuto da lontano. Una lezione interattiva per conoscerlo meglio
La vita, la storia, le parole e i gesti più o meno noti del pontificato. I Giovani per la Pace incontrano lo storico Gianni La Bella, per una conferenza virtuale su papa Francesco
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Africa, il continente giovane. Una lettura oltre gli stereotipi, in videocollegamento con Mario Giro
L'Africa e i suoi giovani. Per il web, terreno di luoghi comuni. Mario Giro, esperto di Africa e relazioni internazionali, ha partecipato a #RestiamoUniti, il ciclo di incontri via web dei Giovani per la Pace
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Una finestra (del pc) aperta sul mondo: a #RestiamoUniti parliamo di Sud Sudan con Paolo Impagliazzo – VIDEO
Una finestra aperta sul mondo. Sul proprio smartphone o computer, giovani di tutta Italia hanno seguito il secondo incontro di #RestiamoUniti, l'iniziativa dei Giovani per la Pace che, in tempo di coronavirus e di lunghe giornate a casa, parlano di Sud Sudan con Paolo Impagliazzo.
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Chiuso in casa? Apri gli occhi sul mondo. I Giovani per la Pace si collegano da tutta Italia per parlare dei migranti di Tapachula
L'epidemia di coronavirus non ferma i Giovani per la Pace, movimento globale di solidarietà e cultura
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Jeffrey Sachs: dati concreti su ineguaglianze, povertà estrema e malattie. Il costo della guerra
L'economista statunitense Jeffrey Sachs ha presentato a "Pace senza confini" alcuni dati concreti per riflettere sullo sviluppo sostenibile e il bene comune globale. GUARDA IL VIDEO