Inequivocabile la sua immagine. Il basco e sopratutto il sigaro in bocca erano la sintesi di uno stile di vita indipendente, anticonformista legato ai piaceri terreni. Questo era Don Gallo, uomo semplice che era riuscito a far collimare la sfera spirituale con quella terrena così perfettamente, a comprendere che la forza della vita risiede nella collettività, nell’ ascolto, nell’ amore verso il prossimo. Don Gallo nasce a Genova nel 1928. L’ascesa nel mondo ecclesiastico, inziata all’età di 20 anni, non produsse gli effetti sperati in termini di carriera a causa della sua indole estremamente rivoluzionaria verso una Chiesa che non condivideva i suoi ideali. Fu accusato di non essere un prete ma un politico, che i suoi contenuti non erano cristiani ma comunisti. Eppure coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo, affermarono che si era mostrato non solo un prete straordinario ma una fratello, un amico, un confidente, come colui che ti apre le braccia e che mai ti giudica. Ovunque passava ti lasciava un segno indelebile, riusciva a mostrare le tue debolezze e a porti domande che toccavano le aree più nascoste dell’ anima. Prete di prima linea, si era distinto nelle lotte per il lavoro, nel diritto di cittadinanza agli stranieri, nella difesa degli ultimi. La sua era un Chiesa che includeva, che accoglieva persone dalle vite più disparate: barboni, tossici, gay, trans, lesbiche. Per Don Gallo queste erano creature di Dio e in quanto tali dovevano essere accolte dalla comunità cristiana e non emarginate e ripudiate. Si cadrebbe in errore se la figura di Don Gallo venisse ricordata unicamente per il colore del partito a cui aderiva. Ex-partigiano, non hai mai nascosto la propria fede nel socialismo, espressione dell’ amore collettivo verso un mondo libero dalle diseguaglianze sociali. Don Gallo lo vogliamo ricordare per quello che veramente era: un esempio di amore, etica e libertà per le nuove generazioni. La sua corsa non è volta al termine perchè il testimone è ora nelle nostre mani e a noi spetta l’ arduo di compito di ripercorrere la sua strada. Grazie Don Gallo Fabio Lazzari
Data: May 26th, 2013
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Peace Collective, Ballo Della PaceBRANO VINCITORE DEL PRIMO PREMIO “CATEGORIA AUTORI” Leggi il testo su Play Music Stop Violence
Negli ultimi anni si è sentito molto parlare della possibilità di sostituire i libri di testo con una più economica e soprattutto “pratica” versione digitale degli stessi. http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm (Legge 133/08, si veda l’Art. 15 “Costo dei libri scolastici” ) http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/legge_17_dicembre_2012n221.pdf ( Legge 221/12, si veda l’Art. 11 “Libri e centri scolastici digitali”, pagg. 84-85) La tecnologia c’è: dai tablet ai computer domestici è possibile già da molto tempo leggere una moltitudine di testi di ogni genere. In alcune scuole è stato avviato un progetto che prevede l’assegnazione di un tablet ad ogni alunno, e l’adozione di soli libri in formato digitale. Il tema è tutt’ora “caldo” e ha interessato alcuni dei più autorevoli siti di tecnologia, istruzione, famiglia, ecc. Una breve selezione di alcuni siti, da cui ricavare informazioni utili su pregi e difetti del binomio istruzione-tablet: http://www.solotablet.it/blog/a-scuola-col-tablet (contenente moltissimi articoli sull’argomento) http://www.figliefamiglia.it/2012/09/lebook-entra-in-classe-pro-e-contro-del-libro-digitale/ (contenente altri articoli sull’argomento nella sezione “articoli simili”) http://www.pcprofessionale.it/2013/04/05/tablet-school-una-scuola-a-misura-dellera-digitale/ (articolo dell’autorevole rivista “PCprofessionale”) http://scuolachefarete.it/2012/10/ipad-in-classe-pro-e-contro-di-una-rivoluzione-multimediale/ (articolo della “community dei docenti” e risposta della Sig.ra Clara, mamma di tre studenti, molto preoccupata dall’uso-abuso del tablet) http://www.controcampus.it/2013/04/scuola-digitale-pro-e-contro-della-scuola-digitale-2-0-tablet-school-intervista-alla-dott-sa-bardi/ (intervista alla Dott.ssa Bardi: artefice prima dell’adozione degli iPad in classe, fondatrice e Vice Presidente del Centro Studi ImparaDigitale e pioniera della Tablet-School) Quali vantaggi e quali conseguenze negative potrebbe avere secondo te l’adozione dei tablet nelle scuole? Aiutaci a documentarci: se conosci un sito in cui è trattato bene l’argomento, condividilo con noi nel tuo post di risposta. Grazie! Ti potrebbe interessare anche CARI PROF, E’ GIUNTA L’ORA DEGLI E-BOOK e LA VERGOGNA DEI LIBRI DI TESTO FOTOCOPIATI Em.Me.
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