>>> REGOLAMENTO 2016/2017<<<< >>ISCRIVITI ON LINE QUI<<<<<< IMPORTANTE! E’ OBBLIGATORIO ISCRIVERSI ENTRO E NON OLTRE IL 31 OTTOBRE 2016! Il Contest musicale “PLAY MUSIC – STOP VIOLENCE“, Cambia il Mondo con la tua Musica”, promosso dai Giovani per la Pace, movimento internazionale di giovani legato alla Comunità di Sant’Egidio, offre la possibilità a giovani musicisti di confrontarsi, attraverso la musica, su temi importanti ed attuali, con lo scopo di lanciare un forte messaggio per un mondo migliore. I temi scelti per quest’anno sono la pace, la solidarietà, il razzismo, la violenza, la guerra, il rispetto per la vita, la pena di morte, l’accoglienza verso chi è costretto a lasciare il proprio paese, il convivere tra culture diverse, l’incontro tra le generazioni, la cura del creato. ATTENZIONE L’iscrizione avverrà sul sito www.playmusicstopviolence.com a QUESTO LINK Possono iscriversi tutte le band la quale media delle età di ciascun componente non superi i “24” anni Per iscriversi basta compilare il form inserendo il brano in formato mp3 e una foto del gruppo. La prima selezione verrà eseguita dalla giuria che, comunicando via mail, inviterà le band più meritevoli ad eseguire il proprio brano negli eventi “PLAY MUSIC LIVE” che avranno come tematiche quelle del cambiamento, della pace e della solidarietà globale e si svolgeranno nei mesi Novembre/Dicembre 2016). Le band selezionate verranno altresì invitate a partecipare a Play Music Stop Violence in action, ovvero saranno invitate a suonare durante le iniziative di solidarietà che vedranno coinvolti i poveri (istituti per anziani, feste per bambini in periferia, giornate dedicate ai disabili o ai senza fissa dimora). Gli eventi live nelle città di Roma, Padova e Catania e l’Evento finale si svolgerà nell’ambito del progetto GXP DARE finanziato dal ministero dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della lett. d) o lett. f) della L. 383/2000 – linee di indirizzo annualità 2015”. Durante l’intera manifestazione le band in gara avranno visibilità su radio locali e web. Le canzoni selezionate durante gli eventi dal vivo accederanno all’evento finale che avrà luogo, nei mesi Aprile/Maggio) presso il PALA ATLANTICO “LIVE” ROMA davanti ad un pubblico di 2000 persone. Una giuria di qualità composta da esperti del settore selezionerà la band vincitrice ed assegnerà gli altri premi IMPORTANTE! E’ OBBLIGATORIO ISCRIVERSI ENTRO E NON OLTRE IL 31 OTTOBRE 2016! Ulteriori dettagli QUI
Mese: September, 2016
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Papa Francesco ad Assisi per “Sete di Pace- Religioni e culture in dialogo Martedì 20 settembre 2016 ore 10.30 Decollo dall’eliporto del Vaticano ore 11.05 Atterraggio nel campo sportivo “Migaghelli” a Santa Maria degli Angeli Il Santo Padre è accolto da: – S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino – On. Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria – Dott. Raffaele Cannizzaro, Prefetto di Perugia – Dott.ssa Stefania Proietti, Sindaco di Assisi ore 11.30 Arrivo al Sacro Convento di Assisi Il Santo Padre è accolto da: – Padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento – Sua Santità Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli – Un rappresentante Musulmano – Sua Grazia Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury – Sua Santità Efrem II, Patriarca Siro-Ortodosso di Antiochia – Rappresentante dell’Ebraismo – Capo supremo dei Tendai (Giappone) Tutti insieme raggiungono il Chiostro di Sisto IV, dove sono in attesa i Rappresentanti delle Chiese e Religioni Mondiali, e i Vescovi dell’Umbria ore 12.00 Il Santo Padre saluta singolarmente i Rappresentanti ore 13.00 Pranzo comune nel refettorio del Sacro Convento, al quale partecipano anche alcune vittime delle guerre Il Dottor Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, ricorda il XXV anniversario di Patriarcato di Sua Santità Bartolomeo I ore 15.15 Il Santo Padre incontra singolarmente: – Sua Santità Bartolomeo I – Un rappresentante Musulmano – Sua Grazia l’Arcivescovo Justin Welby – Sua Santità il Patriarca Efrem II – Un rappresentante dell’Ebraismo ore 16.00 In diversi luoghi: Momento di preghiera per la Pace Basilica Inferiore di San Francesco PREGHIERA ECUMENICA DEI CRISTIANI ore 17.00 Terminata la preghiera, tutti i partecipanti escono dalla Basilica Inferiore, si incontrano con i Rappresentanti delle altre religioni, che hanno pregato in altri luoghi, e prendono posto sul palco in Piazza ore 17.15 Piazza San Francesco CERIMONIA CONCLUSIVA:· Saluto di S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino · Messaggi: – Un testimone vittima della guerra – Patriarca Bartolomeo I – Un rappresentante Musulmano – Un rappresentante dell’Ebraismo – Patriarca Buddista Giapponese – Prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio · Discorso del Santo Padre · Lettura di un Appello di Pace, che viene consegnato a Bambini di varie Nazioni · Momento di silenzio per le vittime delle guerre · Firma dell’Appello di Pace e accensione di due candelabri · Scambio della pace ore 18.30 Il Santo Padre si congeda e in auto si trasferisce all’eliporto di Santa Maria degli Angeli ore 19.00 Decollo dal campo sportivo “Migaghelli” a Santa Maria degli Angeli ore 19.35 Atterraggio nell’eliporto del Vaticano. FONTE: http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/09/01/0611/01376.html Evento Facebook: QUI
Recita un antico proverbio albanese, che, quando l’ospite varca la soglia di una casa in questo Paese, verrà sempre ricevuto con «il pane, il sale e un cuore puro». L’esperienza di amicizia della Comunità di Sant’Egidio con l’Albania è esattamente questa: quella di chi, dalla fine del regime di Enver Hoxa, viene accolto in questa terra bella e ferita e sente di entrare in contatto con il cuore più intimo della sua gente. A un anno dalla preghiera per la pace di Tirana, quaranta universitari di Genova e Cuneo hanno raggiunto il Nord dell’Albania per una settimana di incontri e amicizia con bambini, giovani e detenuti. In questi villaggi – periferia della periferia d’Europa – i Giovani per la pace hanno voluto continuare ad affermare che la pace è sempre possibile: con le parole, ma anche con la fedeltà di un’amicizia che non viene meno. A guidare questi giorni nel Paese più giovane del continente, le parole che papa Francesco ha pronunciato a luglio ai giovani riuniti in Polonia per la Gmg: «non siamo venuti al mondo per “vegetare”, per passarcela comodamente, per fare della vita un divano che ci addormenti; al contrario, siamo venuti per un’altra cosa, per lasciare un’impronta». La prima “impronta di misericordia” è stata la Scuola della Pace che, come avviene da molti anni, ha coinvolto circa duecento bambini e ragazzi di alcuni villaggi nel distretto di Lezhe (Shënkoll, Barbullojë, Malecaj e Shkembi i Kuq) con una visita da parte della Comunità di Sant’Egidio di Scutari. Di fronte alla povertà delle famiglie, alla violenza, all’assenza di prospettive di molti giovani, la Scuola della Pace non è stata solo la proposta di uno spazio accogliente, ma anche un’occasione per affermare che è sempre possibile – per tutti – scegliere la pace anziché la violenza, la solidarietà anziché l’egoismo, di migliorare il proprio paese anziché fuggire. Commosso dalla fedeltà di questi amici italiani, Florin, giovane cresciuto a Kamp, il campo di prigionia del regime utilizzato in questi anni da dormitorio dalle famiglie scese dalle montagne, lo ha spiegato con parole chiarissime «senza la Comunità, la mia vita non sarebbe stata la stessa». Passando di casa in casa sono stati tanti gli incontri: con la sofferenza, la malattia, ma anche con il desiderio di dialogare e di sperare ancora. Per questo, in ogni villaggio, decine di adulti hanno partecipato ad un incontro sulla misericordia e a una preghiera per la pace in cui si è ricordata la Siria e tutti i paesi colpiti da guerra, violenza e terrorismo. A conclusione della settimana, una festa in ogni villaggio, per sperimentare l’arte impegnativa ed entusiasmante di vivere insieme. Un’altra impronta di misericordia è stata la visita ai detenuti del carcere di Shënkoll. Parlare di misericordia e perdono a uomini induriti dalla detenzione e in un Paese in cui la cultura della vendetta condiziona ancora pesantemente la mentalità di molti non è stato semplice, ma si è rivelato decisivo: guidati dai missionari rogazionisti – che hanno la cura pastorale della...
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