I giovani per la pace di Napoli hanno trascorso il fine settimana ad Assisi, nei luoghi di San Francesco. È a partire da San Damiano il posto in cui Francesco incontrò il crocifisso, che abbiamo cominciato ad addentrarci nella sua storia, la storia di un uomo prima che di un santo. Di un uomo fragile.
La fragilità è la prima parola che ci ha colpiti, perchè non è difficile capire cosa significa sentirsi fragili davanti al mondo, ma ancor prima davanti a se stessi.
Noi.
La seconda è la speranza, quella speranza non intesa come puro altruismo, ma come qualcosa di cui noi siamo parte.
I poveri e noi.
Francesco aveva un sogno, ma non voleva viverlo da solo, il suo sogno era a dimensione fraterna.
La Comunità.
L’ umiltà di quei posti, l’ intimità di quei silenzi immacolati, il racconto del prof.Marco Bartoli, ci hanno dato la forza di credere in qualcosa che poi non è così diversa da quella che desideriamo oggi come gxp.
La fragilità di San Francesco ha fatto la storia e l’ha cambiata. Cambiare é anche il nostro sogno.
Siamo grati alla sua fragilità, alla sua speranza!
Francesco da uomo fragile è diventato uomo di speranza
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