L’Europa si è fermata a Lesbo? I GXP ne parlano con Monica Attias

Divisi dalle misure di sicurezza, uniti da internet, i Giovani per la Pace si ritrovano per il terzo lunedì a parlare di Lesbo, isola greca che ospita il più grande campo profughi del continente europeo. Tra la testimonianza di Monica Attias, i suoi racconti dei tanti ospiti di Moria e le foto della “giungla”, la domanda a cui i GXP hanno si è cercato di rispondere nel corso dell’incontro è stata, infatti: l’Europa si è fermata a Lesbo?


Pavia, Pescara, Trieste, Sassari… tante città italiane, oggi rese distanti dalle misure di sicurezza per prevenire il contagio da coronavirus, che ormai da tre lunedì si ritrovano, però, unite dagli incontri online organizzati dai Giovani Per la Pace. Chiusi in casa, i GXP decidono, infatti, di non chiudere gli occhi, ma di aprirli e di rivolgerli verso luoghi come Tapachula, il Sud Sudan o Lesbo. Lunedì 30 marzo è stata, infatti, la volta dell’isola greca che ospita quello che sarebbe il più grande campo profughi d’Europa: “sarebbe” perché come è emerso durante l’incontro, questo non sembra il nostro continente o la nostra realtà. Il titolo dell’incontro ha voluto far riflettere, infatti, su questo aspetto, chiedendosi, appunto, se l’Europa si sia fermata a Lesbo.

SLIDES Il lavoro della Comunità tra i profughi delle Isole dell’Egeo (PDF)

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L’appuntamento, come una settimana fa — in cui si è parlato di Sud Sudan —, è stato aperto da una canzone di un partecipante al Play Music, Stop Violence: in questa occasione, è stata “ospite” dell’incontro la rapper romana Lady Depth, che ha voluto porre l’accento sulla necessità di “colorare” il mondo e sul tema della violenza sulle donne.

Di fronte alla toccante testimonianza di Monica Attias, le domande dei GXP in collegamento si sono focalizzate sulla situazione attuale del campo profughi, anch’esso alle prese con l’emergenza Covid-19. La relatrice ha potuto quindi raccontare come il campo sia stato chiuso per evitare contagi e come le uscite siano contingentate.

Il prossimo appuntamento, previsto per lunedì 13 aprile, vedrà come ospite l’ex viceministro degli Esteri, Mario Giro, il quale racconterà ai Giovani per la Pace la realtà di altri giovani, quelli africani, alle prese con la necessità di emigrare per cercare un futuro migliore in un mondo globalizzato. ISCRIZIONI APERTE »

 

 

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