Bellissima giornata trascorsa in sede quella di ieri per i giovani della pace di Trieste: Insieme abbiamo preparato i panini peri nostri amici senza fissa dimora della stazione: Centoventi panini da farcire sono una fatica leggera quando hai tante mani ad aiutarti! E’ stato bello organizzare insieme la vacanza estiva per i bambini della Scuola della Pace che vengono dal quartiere di Barriera e Camposacro. In un momento in cui ‘pace’ sembra una parola vuota, un po’ banale e sicuramente irrealizzabile, abbiamo deciso di far conoscere ai bambini l’opera di quegli uomini e donne che hanno concretamente lavorato per la pace e abbiamo quindi scelto come tema per la vacanza con i bambini le loro vite e il loro pensiero: Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta e Malala. È un’occasione questa per imparare qualcosa di nuovo anche per noi che dopo aver cenato insieme abbiamo guardato un bellissimo film, Selma- La strada per la libertà.
Data: July 2nd, 2015
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Ieri sera il Colosseo alle ore 21 si è illuminato. Ieri sera un ex luogo di morte e sangue si è acceso per dire che l’umanità ha fatto un nuovo passo avanti, nella lunga e faticosa battaglia alla pena di morte. Il Nebraska è il 19° stato degli Stati Uniti d’America (più il Columbia District) ad abolire la pena di morte. Spesso sentiamo la pena di morte come un discorso lontano, una battaglia di altri, ma la battaglia contro la pena di morte è uno spartiacque di civiltà. La pena di morte non è solo una pena definitiva, dalla quale in caso di errore non si può tornare indietro. La pena di morte non è solo una pena razzista e classista, che colpisce più frequentemente i poveri e gli emarginati. La pena di morte non è solo una pena disumana, perché ti uccide centinaia di volte prima dell’esecuzione. La pena di morte è la sconfitta di una società che di fatto giustifica l’assassinio, perché subdolamente sostiene una violenza giusta. La pena di morte è la sconfitta di una società che si illude di poter dividere “uomini buoni” e “uomini cattivi”, negando che in ogni uomo c’è almeno una scintilla di bene, insidiata dall’ombra del male. La pena di morte è la sconfitta di una società che nega il perdono, il riscatto e il cambiamento che invece fanno parte della vita e della crescita di ogni uomo. La pena di morte è la sconfitta di una società che non sceglie di combattere il male, ma di assecondarlo, di cedere alle sue regole. Per questo, siamo particolarmente felici oggi. Ieri, come ogni volta che un condannato a morte viene graziato o gli viene commutata la pena, l’umanità ha vinto. Ieri, l’umanità ha vinto in Nebraska, come vince ogni giorno in ogni paese in cui la pena di morte è stata abolita. Ieri, oggi, domani e ogni volta che in un tribunale si sceglie per la rieducazione piuttosto che la semplice punizione, l’umanità vince e oggi più di ieri non possiamo fare a meno di sperare di leggere presto “La Corte Suprema ha dichiarato la pena di morte illegale in tutti e 50 gli stati”. Di Elena Liotta
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