I giovani per la pace di Napoli hanno trascorso il fine settimana ad Assisi, nei luoghi di San Francesco. È a partire da San Damiano il posto in cui Francesco incontrò il crocifisso, che abbiamo cominciato ad addentrarci nella sua storia, la storia di un uomo prima che di un santo. Di un uomo fragile. La fragilità è la prima parola che ci ha colpiti, perchè non è difficile capire cosa significa sentirsi fragili davanti al mondo, ma ancor prima davanti a se stessi. Noi. La seconda è la speranza, quella speranza non intesa come puro altruismo, ma come qualcosa di cui noi siamo parte. I poveri e noi. Francesco aveva un sogno, ma non voleva viverlo da solo, il suo sogno era a dimensione fraterna. La Comunità. L’ umiltà di quei posti, l’ intimità di quei silenzi immacolati, il racconto del prof.Marco Bartoli, ci hanno dato la forza di credere in qualcosa che poi non è così diversa da quella che desideriamo oggi come gxp. La fragilità di San Francesco ha fatto la storia e l’ha cambiata. Cambiare é anche il nostro sogno. Siamo grati alla sua fragilità, alla sua speranza!
Tag Archive for: San Francesco
Contattaci con un WhatsApp o un SMS +39 351 972 5555
Gli antichi Romani credevano che nel nome assegnato ad una persona fosse indicato il suo destino. La famosa locuzione latina “nomen omen” tradotta letteralmente, può significare: “il nome è un presagio”, “un nome un destino”, “il destino nel nome”, “di nome e di fatto”. Le ragioni per cui un papa sceglie un determinato nome sono tantissime e diverse tra loro. I papi moderni nella scelta del nome vogliono un po’ come “sintetizzare” il programma del proprio pontificato. Ecco come il Card. Bergoglio, una volta diventato papa, ricostruisce la scelta del suo nome pontificale. Quando nel Conclave si stava ultimando lo spoglio dei voti ed egli si stava rendendo conto di essere diventato Papa, alcuni pensieri presero corpo nella sua mente: “Non dimenticarti dei poveri!. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi, subito in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi. L’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il Creato, in questo momento in cui noi abbiamo con il Creato una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà questo spirito di pace, l’uomo povero… Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!”. Papa Francesco, il primo pontefice della storia a essersi chiamato così. In questo nome la sintesi del suo programma: i poveri, la pace, l’amore per il Creato; e poi… Una Chiesa povera per i poveri. E’ questa la sintesi della vicenda umana di Francesco d’Assisi, un ragazzo come tutti, figlio del suo tempo, che però ha saputo dare una svolta radicale alla sua vita, ha raccolto la sfida di provare a vivere il Vangelo “alla lettera” (così some era scritto), operando nei fatti quel cambiamento personale capace di “trasformare la storia”. C’è una famosa frase di Gandhi: “Sii tu stesso il cambiamento che vorresti vedere nel mondo”. Questa frase esprime bene il senso della vita di Francesco d’Assisi. Una vita eccezionale ma, allo stesso tempo “accessibile a tutti”, nel senso che ognuno può trarre ispirazione, replicandola nella propria epoca e nella propria condizione. La vita di Francesco d’Assisi è ricca di segni. Di seguito ne riportiamo tre. Francesco vince il suo terrore per i poveri baciando un lebbroso. Dei lebbrosi (che erano i più poveri tra i poveri) si provava un senso di schifo e ribrezzo; al tempo di Francesco d’Assisi ce ne erano molti e quando passavano tutti fuggivano. Francesco combatte il disprezzo per i poveri innanzitutto iniziando da sé, vincendo il senso di schifo che come tutti lo prendeva. Non solo non fugge, non solo si avvicina, ma lo abbraccia e lo bacia. Cade un muro, inizia una rivoluzione. Il mondo cambia. Francesco va fino in Egitto per dialogare con il Sultano, il capo dei mussulmani. Era il tempo delle Crociate. L’islam era il nemico, il male, il pericolo da...
Altri articoli
-
Dall’ECO LAB di Pace un carico di aiuti umanitari con materiale scolastico per le bambine e i bambini in Ucraina
14/02/2024 -
Eco Lab di Pace, lo spazio dove l’ecologia e la solidarietà si incontrano e si trasformano in aiuto concreto
14/02/2024 -
L’amicizia che si rivela benedizione: dalla strada al Buon Pastore
26/01/2024 -
I corridoi umanitari: un viaggio con una meta sicura per un’accoglienza umana e rispettosa
02/04/2023