Il racconto di come il sogno di cambiare il mondo è partito da una scuola e ha raggiunto il mondo intero.
Tag Archive for: Andrea Riccardi
Contattaci con un WhatsApp o un SMS +39 351 972 5555
Alla Scuola della Pace! Il mondo dei bambini, con le loro parole, paure e desideri, nel libro “Alla Scuola della Pace”, a cura di Adriana Gulotta, presentato questo martedì Alla presentazione del libro, Andrea Riccardi , il fondatore della Comunità di Sant’Egidio e l’attuale presidente Marco Impagliazzo, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e i giornalisti Marco Tarquinio e Maria Novella De Luca. È l’amicizia con i più piccoli il tema messo al centro della presentazione tenuta a Roma questo martedì. È un tema molto caro ai Giovani per la Pace e ad Andrea Riccardi, che ha ricordato bene nel suo intervento: “La Scuola della Pace nasce per essere la compagna di questi bambini”. Ha fatto notare la decisione di scegliere come autore proprio la Comunità di Sant’Egidio stessa, sottolineando che “non si vive senza identità”, e specificando che “la Scuola della Pace propone un’«identità CON» e non «CONTRO»”. Anche noi Giovani per la Pace scegliamo un’«identità CON», CON i più piccoli, CON gli anziani, CON i più deboli, CON i poveri. Molte sono le nostre storie d’amicizia che, come ricorda il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, sono quelle che non finiscono! L’amicizia con i bambini raccontata in questo libro è il “METODO” delle scuole della pace, “quasi una rivisitazione di quello di Don Milani” racconta la curatrice del libro Adriana Gulotta. “È il metodo dell’amicizia, della gentilezza, della relazione umana” commenta la ministra Fedeli, e aggiunge che “leggere questo libro ti fa sentire parte della Comunità di Sant’Egidio”. Ed è proprio vero, è un libro inclusivo, scritto da “tutti” e allora che aspetti a leggere anche tu “Alla Scuola della Pace“? Rivedi la diretta della presentazione del libro “Alla Scuola della Pace” Questa domenica i Giovani per la Pace di Roma saranno a Barbiana dove don Milani realizzò la sua idea di scuola tra gli anni Cinquanta e Sessanta, per i bambini poveri, rendendo amici la cultura e quei giovani insegnanti che vi si prestavano.
Torna il razzismo in Europa: perché rifletterci il 16 Ottobre Sono i bambini ad aprire la commemorazione della deportazione degli ebrei del 16 Ottobre 1943, nella marcia di Comunità di Sant’Egidio e Comunità Ebraica di Roma Sono i bambini della Scuola della Pace in prima fila nella marcia e poi ad ascoltare il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, che li saluta, mentre parla della “nostra Europa” dove si risvegliano fantasmi che credevamo sepolti. “Oltre al terrorismo” dice “dobbiamo chiamarli con molta precisione: nazismo, fascismo, antisemitismo“. Anche i Giovani per la Pace hanno partecipato alla marcia, dopo un intenso incontro con Nando Tagliacozzo, che ha raccontato loro la sua esperienza e ha risposto alle loro domande. Il suo racconto è stato ripreso in una recente e intensa clip inedita. “Non pensi che il razzismo contro gli ebrei possa ritornare anche oggi? Per esempio con gli stranieri?” gli ha chiesto una giovane per la pace. “Se mi guardo intorno ho paura che non se ne sia mai andato” risponde lui, “ma sono felice di venire a parlare con i giovani per la pace, di venire a trovare la Comunità di Sant’Egidio, perché voi siete ottimisti, non perdete la speranza”. Ed è vero, non perdiamo la speranza e pensiamo che sia possibile un futuro bello e di pace, per l’Europa e per il mondo. Alla marcia era presente anche Sami Modiano, a cui abbiamo scritto una lettera, per ringraziarlo della sua amicizia con noi. Non c’è futuro senza memoria! I Giovani per la Pace ne sono convinti, e tu? Condividi il post con il messaggio di Andrea Riccardi
LEGGI L’NTERVISTA COMPLETA. CLICCA QUI Il fondatore della comunità di Sant’Egidio racconta come nacque con Giovanni Paolo II l’incontro di preghiera di Assisi che da trent’anni unisce uomini e religioni Andrea Riccardi è il fondatore della Comunità di Sant’Egidio e storico della Chiesa. A 18 anni, insieme ad alcuni coetanei, sceglie di “leggere” la città a partire dalla periferia romana: «Significa che l’autobus non lo prendevi per andare in centro, ma nell’altro senso». Quello stesso sguardo, che vuole cambiare la storia con il Vangelo in mano, lo porta ad essere il motore di trattative di pace e incontri tra leader internazionali. Quando nel 1986 Giovanni Paolo II volle il primo incontro interreligioso di preghiera per la pace, anche Riccardi era ad Assisi. «Ricordo la grande partecipazione della gente, la semplicità dei gesti di amicizia tra i capi religiosi, che camminavano l’uno accanto all’altro nei vicoli di Assisi. Ma anche il volto sorridente e concentrato di Giovanni Paolo II, che aveva convocato quella preghiera tra lo stupore generale, nella convinzione che le religioni erano una grande risorsa di pace in un’epoca ancora segnata dalla minaccia della Guerra fredda e del conflitto atomico. Anni dopo, alla caduta del Muro di Berlino, Giovanni Paolo II mi disse: “Ad Assisi non abbiamo pregato invano”». Come nacque la scelta di raccogliere l’eredità di Assisi organizzando in tante città del mondo l’incontro “Uomini e religioni”? LEGGI L’NTERVISTA COMPLETA. CLICCA QUI
Andrea Riccardi commenta le parole del Segretario Generale Ban Ki Moon: “Ho visto il popolo della speranza. [VIDEO]
RedazioneAndrea Riccardi: Io sono rimasto molto colpito dall’umanità del Segretario Generale. Questa parola molto bella che ha detto: “Ho visto il popolo della speranza”. Ma qual era il popolo della speranza? Un popolo di rifugiati, un popolo di persone che hanno traversato il Mediterraneo, che hanno avuto delle storie molto dure. Questo, secondo me, è stato molto interessante, la capacità del Segretario Generale di ascoltare le storie e di dire che non bisogna fermarsi.
A ostacolare lo stesso “sogno” americano sono le letture infedeli di chi accetta acriticamente il dominio della finanza; di chi nomina sempre il nome di Dio invano a fini politici in quanto afferma che “la pena di morte è il riconoscimento della preziosità della vita umana”; di chi nega il cambiamento climatico; di chi grida al “socialismo” autoritario se si parla di redistribuzione della ricchezza; di chi ribadisce l’infelice “diritto ad avere armi” e a venderne; di chi critica l’accordo con l’Iran per mera contrapposizione alla persona di Barack Obama, senza conoscerne il contenuto.
Come ogni domenica torna la nostra rubrica #2librialmese. Il consiglio di questa settimana ci viene dal neo eletto presidente della repubblica Sergio Mattarella, a cui facciamo tanti auguri per il nuovo incarico. In un servizio al Tg1 di oggi delle 13.30 il figlio del Presidente ha detto che il padre ama molto leggere (quindi condividerà la nostra campagna), e che l’ultimo libro che ha sul comodino è un libro di Andrea Riccardi su Papa Francesco. Molto probabilmente si tratta de “La Sorpresa di Papa Francesco”. Un saggio uscito poco dopo l’elezione del Papa che analizza il grande cambiamento introdotto da questa elezione. Un bellissimo libro. Ecco il nostro consiglio di questa settimana. Buona lettura, e non dimenticati di condividere questo post.
Floribert era un giovane che voleva vivere appieno e fare cose grandi: era “fissato” con la giustizia e perciò donava la sua vita a coloro che vivevano ai margini e sempre voleva costruire la pace dove c’era un conflitto, una guerra o un semplice diverbio. Voler cambiare la realtà, diventare protagonisti del proprio tempo poteva essere forse una cosa da europei, non certo per congolesi: in Congo è pericoloso.
Si deve però manifestare un senso di vergogna di fronte ai romani, soprattutto ai deboli: «Speriamo che il 2013 sia pieno di monnezza, profughi, sfollati e bufere» – diceva un sms augurale di un attore di questa vicenda
Riceviamo da un Giovane per la Pace di Bari e volentieri pubblichiamo: Come è noto, una delle tracce della prima prova dell’ultimo esame di maturità, era incentrata sulla tematica riguardante le periferie. Migliaia di studenti hanno potuto trarre spunto da un frammento di un discorso elaborato qualche tempo fa dal senatore a vita Renzo Piano:
Oggi più che mai, pur nella straordinaria confusione che la crisi internazionale ha creato nelle nostre coscienze, non deve mai venire meno lo slancio verso il progresso, l’insaziabile desiderio di cambiare rotta. È giunto il tempo di destarsi, di mostrar vigore, di lasciare un segno nell’Universo #AbbiamoVogliadiFuturo
Altri articoli
-
Dall’ECO LAB di Pace un carico di aiuti umanitari con materiale scolastico per le bambine e i bambini in Ucraina
14/02/2024 -
Eco Lab di Pace, lo spazio dove l’ecologia e la solidarietà si incontrano e si trasformano in aiuto concreto
14/02/2024 -
L’amicizia che si rivela benedizione: dalla strada al Buon Pastore
26/01/2024 -
I corridoi umanitari: un viaggio con una meta sicura per un’accoglienza umana e rispettosa
02/04/2023