LE VOCI DI “OSARE LA PACE”


Religioni in dialogo per la pace: l’appello di Nasaruddin, Pizzaballa e Zuppi ad “Osare la Pace”


I Giovani per la Pace hanno incontrato Nasaruddin Umar, Ministro per gli Affari Religiosi e Imam della Grande Moschea di Jakarta, venuto a Roma per partecipare all’incontro internazionale “Osare la pace” con la Comunità di Sant’Egidio. L’Indonesia, “unità nella diversità”, è un modello di convivenza che oggi parla al mondo. Il ricordo del suo incontro con Papa Francesco, durante il viaggio apostolico a Jakarta, è ancora vivo: “La visita di Papa Francesco è stata un potente gesto di tolleranza religiosa e di dialogo interreligioso, un collante di diversità. Spero che il Tunnel dell’Amicizia, che collega la Moschea di Istiqlal e la Cattedrale di Jakarta, diventi simbolo di come l’Indonesia celebra pacificamente la diversità religiosa e culturale, proprio come Papa Francesco avrebbe voluto.”


Con il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, invece, abbiamo parlato di perdono e riconciliazione. Parole semplici ma decisive, che risuonano come chiavi per il nostro tempo difficile. In un mondo ferito dalla guerra e da tanto odio, il perdono non è debolezza, ma forza che ricostruisce, promotrice di pace. La riconciliazione è la via per trasformare le ferite in futuro, perché la pace non si impone ma si costruisce insieme, tra popoli.


Al Colosseo è risuonata la voce del Cardinale Matteo Zuppi, perché “senza pace non c’è futuro”. Con le sue parole ha dato voce alle attese di pace, di un popolo composto da tanti giovani, e da uomini e donne di ogni luogo. Un messaggio che, da Roma a tutto il mondo, ci ricorda che la pace nasce sempre dal dialogo e che la coabitazione, la convivenza e il “vivere insieme” tra diversità è possibile.