Si è aperto a Roma l’incontro internazionale della Comunità di Sant’Egidio nello spirito di Assisi: dialogo, preghiera e amicizia per costruire la pace
Un popolo di cercatori di pace e testimoni delle guerre si è dato appuntamento all’Auditorium Parco della Musica per l’incontro internazionale “Osare la pace”.
“Fare la pace non è la magia di un giorno, ma, quando comincia il dialogo, già si gusta il sapore della pace. Perché dialogare è scoprire l’altro come sé stesso”, così Andrea Riccardi ha introdotto l’incontro, invitando a “passare dall’età della forza a quella dell’incontro”.
All’inaugurazione, abbiamo vissuto insieme un momento emozionante, con la cerimonia di inaugurazione della preghiera per la pace. Tanti leader religiosi e rappresentanti delle istituzioni e intellettuali, diverse ma unite dalla convinzione che solo con il dialogo è possibile costruire una vera pace.
Il presidente della Repubblica italiana Mattarella ha ricordato il ruolo essenziale dei facilitatori di pace come Sant’Egidio, e come “i processi di pace abbiano bisogno di perseveranza e pazienza”. La regina dei Belgi Matilde ha detto che solo col dialogo le società migliorano, e ha ricordato il ruolo dei giovani “architetti di domani” per costruire il futuro e l’importanza della saggezza delle donne. Manuel Castells, sociologo di fama internazionale, ha spiegato come la paura sia un’emozione forte, e “l’unico andidoto sia la speranza”.
Molto toccante la testimonianza di Koko Hondo, una delle ultime sopravvissute al bombardamento di Hiroshima. Per anni ha nutrito odio e rancore verso coloro che hanno sgangiato la bomba atomica. Un giorno ha incontrato uno dei piloti dell’Enola Gay, il bombardiere che sganciò la bomba su Hiroshima. Lì ha visto quell’uomo piangere, e allora Koko Hondo ha detto: “Mi scuso se ti ho odiato, ho capito che avrei dovuto odiare la guerra”.
Per l’Imam Al Tayyeb, “in un mondo diviso non è una scelta, ma una necessità l’utilizzo delle nuove possibilità , come le nuove tecnologie, non per alimentare il buio, ma per correggere il cammino e eliminare le divisioni”. Il rabbino Goldschmidt ha detto: “la pace non si conquista con le grida dei guerrieri, ma col sussurro del noi”. E il cardinale Zuppi ha concluso “la storia è devastata dai prepotenti ma è salvata dagli umili. Osiamo la pace, iniziando da noi e da me”.
Grande la partecipazione dei giovani, centinaia si sono iscritti nei forum dei prossimi giorni. Continuate a seguirci nei prossimi giorni!