
Le vacanze sono ormai un ricordo lontano, ma per i tanti Giovani per la Pace che le hanno trascorse a fianco dei rifugiati a Cipro e in Grecia, resteranno nel cuore le tante storie difficili che hanno allargato il loro cuore e li hanno spinti a impegnarsi per costruire insieme un mondo diverso.
La colomba di Sant’Egidio ha riempito di speranza e pace i campi profughi, da Cipro ad Atene, abbracciando le generazioni, dai bambini agli anziani, dalle donne sole ai minori non accompagnati, con le loro storie di sofferenza e fuga in cerca di nuova vita.
Ad Atene anche quest’anno siamo tornati dai nostri amici del campo di Schisto. Abbiamo rincontrato tanti amici ma ne abbiamo conosciuti molti nuovi, come Mohamed, somalo di 11 anni. Insieme alla mamma sono arrivati da poco in Grecia, hanno affrontato da soli un viaggio pericoloso nella speranza alla ricerca di un futuro migliore per Mohamed, che a causa della sua grave disabilità, non è mai riuscito ad avere una vita normale in Somalia.
Alla nostra Summer School ha potuto frequentare il suo primo giorno di scuola. Insieme agli altri bambini, tra giochi e attività ha potuto imparare cose nuove lontano dalla guerra.
“Siete una benedizione”, ci ha detto la mamma che ci ha accompagnato in una delle gite che abbiamo organizzato. Mentre i bambini giocavano, lei si era messa in un angolo per studiare il greco. Ad un certo punto Yussef di 11 anni, vedendola che ripeteva, si è fermato per aiutarla. Yussef ha frequentato la nostra Summer School negli ultimi due anni e ha imparato che nessuno è così piccolo da non poter aiutare gli altri.
Con i Giovani per la Pace a Cipro abbiamo consegnato i diplomi della scuola della pace di Limnes Kofino ai bambini che vivono nei campi profughi. La scuola della pace che si è svolta regolarmente tre volte a settimana per tutto il mese di agosto nei campi profughi è stata piena di vita e sorrisi. Alla fine, abbiamo consegnato 70 diplomi e un piccolo dono: pennarelli e astuccio con una sacchetta speciale. Queste sacchette sono state cucite per i bambini dalle signore anziane della Comunità di Sant’Egidio di Treviso, con le stoffe portate dal Mozambico da alcuni amici Giovani per la Pace.
Ogni venerdì le signore cucinano per i senza fissa dimora della città e confezionano i sacchetti della cena che viene distribuita dai giovani. Sono Teresa, Carla, Lucia, Margherita, Liliana, lana, Settima e Anna Maria: le ringraziamo, perché la loro generosità è arrivata fino a Cipro, con un regalo pensato proprio per loro, per accompagnarli a scuola.
Ad ogni bambino abbiamo dato un bigliettino dedicato, con un messaggio di speranza per il futuro. Con questo gesto vogliamo fare un augurio grande: che tutti i bambini possano andare a scuola, perché ognuno ha diritto di studiare per costruire il futuro.
La scuola della pace si è rivelata un luogo felice in cui l’incontro, l’ascolto, l’apprendimento e il divertimento convivono e disegnano spazi di umanità e pace che tanti profughi cercano.