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Da oggi sarà uno spazio digitale che darà voce alla pace e alla speranza. Anche se il mondo è immerso nella logica della guerra, la voce dei giovani è la voce della pace, perché è la voce del futuro.
Le parole di Marco Impagliazzo del Global Friendship ci accompagnano verso il nostro cammino per la Preghiera per la Pace.
Il 4 ottobre i Giovani per la Pace ungheresi hanno convocato un flash mob a Budapest per chiedere la pace. Proprio nel giorno di san Francesco e della pace in Mozambico
I racconti dei Giovani per la Pace dopo le indimenticabili vacanze solidali nei campi profughi di Cipro ed Atene. Queste esperienze ci insegnano che tutti possiamo contribuire alla pace.
Noi Giovani per la Pace siamo concretamente impegnati a migliorare la nostra società, diffondendo una cultura della pace e della solidarietà.
Nessuno di noi è troppo giovane per non poter fare la differenza.
Insieme è possibile costruire un mondo di pace.
Portando la gioia e l’allegria agli anziani, ricerivamo da loro affetto, amicizia e senso della vita, in quella che è una vera e propria di umanità.
L’eco-lab di pace è un luogo dove noi giovani ci incontriamo per fare del bene non solo al nostro prossimo, ma anche all’ambiente.
Alla scuola della pace si fa merenda insieme, si gioca e si fanno i compiti, si parla e si imparano cose nuove. I bambini sono educati alla pace, imparano il valore della solidarietà e del rispetto verso l’altro.
Incontriamo i senza fissa dimora, portando loro un pasto caldo, una coperta, ma soprattutto la nostra amicizia, per contrastare la solitudine e contrastare l’indifferenza.