Il mio Mozambico è altruismo e forza: così può rialzarsi dopo il ciclone Idai

Francesca descrive in due parole la sua esperienza in uno dei centro nutrizionali DREAM di Sant’Egidio in Mozambico, dove i bambini trovano aiuto e altruismo

Descriverei il mio Mozambico in due parole: altruismo e forza.

L’altruismo è rappresentato da persone come Julia e Josefa che portano avanti il centro nutrizionale di Beira occupandosi dei ragazzi che lo frequentano come se fossero i propri figli.
È quello di Oliveira e di tutti i Giovani per la Pace che spendono il loro tempo libero facendo la Scuola della Pace per i bambini in diversi quartieri di Beira.
È Gonzalbez che vive per strada e aiuta al centro nutrizionale, come riconoscimento per essere trattato come un figlio, dopo aver perso la famiglia.
L’altruismo sono i ragazzi di strada che finito il pasto aiutano a riordinare il centro, perché vogliono ringraziare le persone che gli hanno permesso di mangiare, di avere un posto dove lavarsi, di avere un posto dove sentirsi sicuri.

C’è la forza di tutti loro di essere altruisti e di non pensare solo a loro stessi, nonostante le loro condizioni siano veramente difficili.
Hanno la forza di combattere e di voler aiutare il proprio paese.

Per questo, anche se il ciclone Idai ha distrutto gran parte della città di Beira, io sono convinta che il Mozambico possa rinascere grazie a queste persone e alla loro forza. Si può vedere dai continui aggiornamenti.

Noi non dobbiamo girarci dall’altra parte ma imparare ad essere altruisti come loro.
Non dobbiamo abbandonarli, ma dobbiamo esserci.
Insieme possiamo fare grandi cose, ci ha insegnato la storia.
Il mio augurio è che tutti gli uomini e le donne mozambicane possano riuscire a farcela grazie alla loro forza, grazie alla nostra forza e al nostro altruismo.

Per aiutarci a salvare vite con cibo, acqua non contaminata, vaccini anticolerici
vai al sito di Sant’Egidio → “Emergenza Ciclone Idai”