Ritorna la più grande tre giorni di giochi, divertimento e integrazione del Mediterraneo.
“Tre giorni senza frontiere”, giunta quest’anno alla seconda edizione, è la prima tre giorni di giochi, integrazione e divertimento, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dai Giovani per la Pace.
Il nome della manifestazione racchiude in sé il significato profondo che si è voluto dare.
Una tre giorni senza frontiere umane, fisiche e esistenziali che spesso sbarrano il passaggio ai sentimenti migliori, come l’amicizia, la simpatia tra persone e popoli diversi, la solidarietà, la voglia di stare insieme e fare del bene divertendosi.
Le frontiere sono anche quelle che si pongono innanzi ai tanti poveri delle nostre città rendendole inumane, quelle che rendono difficile ai migranti arrivare nella terra promessa.
Le frontiere che tanti migranti decidono di attraversare con una barca. Così i Giovani della Comunità di Sant’Egidio e tanti altri giovani provenienti da diverse città d’Europa, in questa seconda edizione, insieme agli oltre ad oltre 150 Giovani per la Pace che risiedono nei centri di prima e seconda accoglienza e che dedicano parte della propria settimana ad aiutare i più poveri vogliono dedicare a Catania uno spazio libero dove stare insieme, vivere una amicizia senza confini, creare una reale integrazione ed affrontare tutti insieme, come una sola grande squadra, attraverso il linguaggio universale del gioco, i temi che stanno definendo il volto dell’Europa.
Italiani e migranti insieme, in questa tre giorni di giochi, vogliono dimostrare che l’accoglienza sta già diventando integrazione e che l’integrazione porta benefici per la popolazione tutta.
Questi benefici sono già tangibili: infatti a Catania e nelle principali città siciliane i migranti, insieme ai giovani italiani che appartengono al movimento dei Giovani per la pace della comunità di Sant’Egidio, sono ormai da anni impegnati volontariamente in attività di servizio ai più poveri. Giovani italiani e giovani migranti si occupano del sostegno all’infanzia attraverso “La scuola della Pace”, vanno a trovare fedelmente gli anziani negli istituti oppure vanno a portare la cena ai tanti senza fissa dimora.
Questa è l’evidenza di come un modello di accoglienza e di integrazione virtuoso può cambiare il volto delle nostre città e già lo sta già cambiando: infatti, sebbene la #3giornisenzafrontiere darà vita ad una avvincente battaglia agonistica tra le nostre squadre composte da italiani e migranti, proponendo prove fisiche di astuzia e di abilità, a vincere sarà solo un nuovo modello di società meno arrabbiata, più festosa, integrata e quindi sicuramente più europea.
La manifestazione si svolgerà a Catania dal 9 all’11 Agosto 2015.