Dalla Nigeria la canzone vincitrice del contest dei Giovani per la Pace Ascolta il brano vincitore “Peace is the future” “Peace is the future” è il brano presentato dai Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio ad Abuja (Nigeria). “Gli autori impersonano pienamente i temi del concorso, producendo una melodia accattivante, virale e popolare, ben eseguita e con buon arrangiamento. Con successo trasmettono agli ascoltatori l’impulso a costruire la pace e a superare ogni sorta di divisione” motiva la giuria. Ascolta le altre canzoni su Sounds For Peace Testo VERSE 1 Love is the only way out Love brings about peace United we stand Divided we fall Let’s join our hands together And fight for peace I thirst for peace What about you you you you you….. CHORUS We are one…. We should be one… Let’s come together And live in peace… (2 times) VERSE 2 Say no to violence Say no to indifference Stop discrimination Let’s say yes to peace Where ever we may come from… We are one I stand for peace What about you you you you you… (CHORUS) BRIDGE If we stand on peace Love becomes a virtue And then the universe Tends to become better Look at the world And look at our communities If we stand on peace……. I wanna hear you say (Peace is the future) x 4 CHORUS TILL FADE
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Don Milani negli anni Cinquanta cambiò l'idea di scuola: niente bocciature, niente voti, ma al primo posto i "ragazzi difficili". Un successo educativo che ancora oggi ispira tanti che hanno a cuore i poveri e l'educazione.
Alla Scuola della Pace! Il mondo dei bambini, con le loro parole, paure e desideri, nel libro “Alla Scuola della Pace”, a cura di Adriana Gulotta, presentato questo martedì Alla presentazione del libro, Andrea Riccardi , il fondatore della Comunità di Sant’Egidio e l’attuale presidente Marco Impagliazzo, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e i giornalisti Marco Tarquinio e Maria Novella De Luca. È l’amicizia con i più piccoli il tema messo al centro della presentazione tenuta a Roma questo martedì. È un tema molto caro ai Giovani per la Pace e ad Andrea Riccardi, che ha ricordato bene nel suo intervento: “La Scuola della Pace nasce per essere la compagna di questi bambini”. Ha fatto notare la decisione di scegliere come autore proprio la Comunità di Sant’Egidio stessa, sottolineando che “non si vive senza identità”, e specificando che “la Scuola della Pace propone un’«identità CON» e non «CONTRO»”. Anche noi Giovani per la Pace scegliamo un’«identità CON», CON i più piccoli, CON gli anziani, CON i più deboli, CON i poveri. Molte sono le nostre storie d’amicizia che, come ricorda il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, sono quelle che non finiscono! L’amicizia con i bambini raccontata in questo libro è il “METODO” delle scuole della pace, “quasi una rivisitazione di quello di Don Milani” racconta la curatrice del libro Adriana Gulotta. “È il metodo dell’amicizia, della gentilezza, della relazione umana” commenta la ministra Fedeli, e aggiunge che “leggere questo libro ti fa sentire parte della Comunità di Sant’Egidio”. Ed è proprio vero, è un libro inclusivo, scritto da “tutti” e allora che aspetti a leggere anche tu “Alla Scuola della Pace“? Rivedi la diretta della presentazione del libro “Alla Scuola della Pace” Questa domenica i Giovani per la Pace di Roma saranno a Barbiana dove don Milani realizzò la sua idea di scuola tra gli anni Cinquanta e Sessanta, per i bambini poveri, rendendo amici la cultura e quei giovani insegnanti che vi si prestavano.
Torna il razzismo in Europa: perché rifletterci il 16 Ottobre Sono i bambini ad aprire la commemorazione della deportazione degli ebrei del 16 Ottobre 1943, nella marcia di Comunità di Sant’Egidio e Comunità Ebraica di Roma Sono i bambini della Scuola della Pace in prima fila nella marcia e poi ad ascoltare il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, che li saluta, mentre parla della “nostra Europa” dove si risvegliano fantasmi che credevamo sepolti. “Oltre al terrorismo” dice “dobbiamo chiamarli con molta precisione: nazismo, fascismo, antisemitismo“. Anche i Giovani per la Pace hanno partecipato alla marcia, dopo un intenso incontro con Nando Tagliacozzo, che ha raccontato loro la sua esperienza e ha risposto alle loro domande. Il suo racconto è stato ripreso in una recente e intensa clip inedita. “Non pensi che il razzismo contro gli ebrei possa ritornare anche oggi? Per esempio con gli stranieri?” gli ha chiesto una giovane per la pace. “Se mi guardo intorno ho paura che non se ne sia mai andato” risponde lui, “ma sono felice di venire a parlare con i giovani per la pace, di venire a trovare la Comunità di Sant’Egidio, perché voi siete ottimisti, non perdete la speranza”. Ed è vero, non perdiamo la speranza e pensiamo che sia possibile un futuro bello e di pace, per l’Europa e per il mondo. Alla marcia era presente anche Sami Modiano, a cui abbiamo scritto una lettera, per ringraziarlo della sua amicizia con noi. Non c’è futuro senza memoria! I Giovani per la Pace ne sono convinti, e tu? Condividi il post con il messaggio di Andrea Riccardi
Illustri e cari rappresentanti delle Chiese e Comunità cristiane e delle religioni mondiali, porgo a tutti voi il mio cordiale saluto assicurando la mia vicinanza spirituale. Su iniziativa delle Diocesi di Münster e Osnabrück e della Comunità di Sant’Egidio, che sentitamente ringrazio, vi siete riuniti per un nuovo Incontro internazionale, dal titolo “Strade di pace”. Questo cammino di pace e di dialogo, voluto e avviato da San Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986 e di cui lo scorso anno abbiamo vissuto insieme il trentesimo anniversario, è attuale e necessario: conflitti, violenza diffusa, terrorismo e guerre minacciano oggi milioni di persone, calpestano la sacralità della vita umana e rendono tutti più fragili e vulnerabili. Il tema di quest’anno è un invito ad aprire e costruire nuove strade di pace. Ce n’è bisogno, specie dove i conflitti sembrano senza via d’uscita, dove non si vogliono intraprendere percorsi di riconciliazione, dove ci si affida alle armi e non al dialogo, lasciando interi popoli immersi nella notte della violenza, senza la speranza di un’alba di pace. In tanti, troppi, hanno ancora “sete di pace”, come abbiamo detto lo scorso anno ad Assisi. Accanto ai responsabili politici e civili, tenuti a promuovere la pace per tutti, oggi e nell’avvenire, le religioni sono chiamate, in particolare con la preghiera e con l’impegno concreto, umile e costruttivo, a rispondere a questa sete, a individuare e aprire, insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, strade di pace, senza stancarsi. La nostra via per la pace, di fronte all’irragionevolezza di chi profana Dio seminando odio, di fronte al demone della guerra, alla follia del terrorismo, alla forza ingannevole delle armi, non può che essere una via di pace, quella che accomuna «molte tradizioni religiose, per le quali la compassione e la nonviolenza sono essenziali e indicano la via della vita» (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2017, 4). Per aprire varchi di pace ci vogliono coraggio umile e perseveranza tenace, e soprattutto occorre pregare, perché – lo credo fermamente – la preghiera è alla radice della pace. In quanto leader religiosi, abbiamo, soprattutto in questo momento storico, anche una responsabilità particolare: essere e vivere come gente di pace, che testimonia e ricorda che Dio detesta la guerra, che la guerra non è mai santa, che mai la violenza può essere commessa o giustificata in nome di Dio. Siamo inoltre chiamati a risvegliare le coscienze, a diffondere la speranza, a suscitare e sostenere gli operatori di pace. Quello che non possiamo e non dobbiamo fare è restare indifferenti, così che le tragedie dell’odio cadano nell’oblio e ci si rassegni all’idea che l’essere umano sia scartato e che gli vengano anteposti il potere e il guadagno. L’incontro di questi giorni, che desidera aprire e rafforzare strade di pace e per la pace, sembra voler proprio rispondere a questo invito: vincere l’indifferenza di fronte alla sofferenza umana. Vi ringrazio per questo e per il fatto che siete insieme, nonostante le differenze, per...
Dalle ore 16:00 la diretta della cerimonia iniziale di “Strade di Pace- Religioni e culture in dialogo” Clicca sul player e condividi
È finita la scuola, tra pochi giorni anche la maturità: è stato un anno fantastico. Rivivilo in questo film! Ancora tante emozioni e tanta amicizia ci aspettano in questa estate con le vacanze dei bambini, i soggiorni degli anziani, la Tre Giorni Senza Frontiere, l’incontro dei giovani europei a Barcellona e molto altro. Vuoi conoscere le iniziative che più ti interessano? Sei pronto per un’estate memorabile? Mandaci un messaggio sulla Pagina. Suggeriscilo anche ai tuoi amici!
ROMA, 25 maggio – Con un concerto finale all’Atlantico Live di Roma e undici esibizioni dal vivo di giovani band, si è concluso il concorso Play Music Stop Violence, promosso da Giovani per la Pace e Comunità di Sant’Egidio, per comunicare attraverso il linguaggio universale della musica i valori della pace, della solidarietà e dell’accoglienza. I Giovani per la Pace vivono ciò come impegno concreto, facendosi amici degli anziani che vivono in istituto, dei senza fissa dimora e dei bambini di periferia. Più di duecento giovani artisti hanno calcato i palchi delle audizioni e dei concerti locali che hanno preceduto l’evento finale. Un contest che ha attraversato l’Italia e che nella finale ha visto due rapper in gara: Francesca Simbula, da Padova, che ha ricevuto la menzione speciale della giuria per il brano “La differenza”, e gli Union G, da Catania, con Beat Tickets. Play Music è ormai un concorso europeo: quest’anno è stato fatto anche in Belgio, Spagna e Ucraina. Ospite d’eccezione per il concerto romano è stata la vincitrice dell’edizione belga, Lore Baeten, che ha cantato, accompagnandosi al pianoforte, il singolo originale “When we land it will be fine”, un chiaro messaggio di speranza. Vincono l’edizione 2017 con il brano “Un modo di pensare” i Modem 25. Per la categoria Autori è dunque premiato un testo che invita a riconoscere la mafia, non come potere che si radica in un giorno e non come qualcosa che non ci riguarda. Per i Modem 25 il primo passo è abbandonare la rappresentazione caricaturale del mafioso con la lupara e battersi in prima persona per cambiare “modo di pensare”. La giuria ha premiato anche il suo ritmo trascinante. Ascoltala qui Per la categoria Young Talents invece si affermano gli Energy, con le loro “Lezioni di storia”. Il messaggio di costruire ponti e non muri è stato premiato dal giudizio popolare, espresso dal pubblico in sala: vincono alla pari con la girl band “On the roads”. Quest’ultima band si è aggiudicata anche il premio web per il brano Free man, con le votazioni sul blog giovaniperlapace.it (ben 427 tra like e reazioni, in un testa a testa con i Supergulp). La volontà di far partire il cambiamento da se stessi è emersa dalla generalità delle canzoni: con l’appello per la pace in Siria, con l’immagine più forte della devastazione di un patrimonio di convivenza, la millenaria Aleppo, nel brano degli Stoneville (premio della Critica) che notano anche come il conflitto si alimentato dal traffico di armi vendute da nazioni “in pace”. Sul dimenticato tema della pena di morte, si presentano i Rock in Progress, con sonorità che ricordano appunto il genere progressive, valendo alla band il premio “Miglior Performance Live”. Sul tema della pace la proposta dei The Wave è “Sete di pace”; nella declinazione del contrasto al razzismo cantano “Arcobaleno” i giovanissimi Supergulp, finalisti anche della scorsa edizione. Trattano di accoglienza i The Stop con “Lo sbarco” e di mafia i Blacklights con “Mamma Italia” . A condurre la manifestazione...
Vota la band Play Music 2017! Come? Metti un LIKE! Invita altri fan a mettere un Like ? sul post della pagina Facebook dei Giovani per la pace! Attenzione: non votare il post su altre bacheche o pagine. Il voto concorre al premio web ? Ti aspettiamo al Pala Atlantico di Roma il 25 maggio alle 17.00 per il concerto Play Music Stop Violence 2017. Che la musica abbia inizio! Qui sotto trovi tutti i brani in concorso ? EVERLASTING FALL EVOLUZIONE ALE IL MARE BLACKLIGHTS MAMMA ITALIA DARS ROCK HAI VINTO TU ENERGY LEZIONI DI STORIA FLAMING ICE VIVO NEGLI OCCHI FRANCESCA SIMBULA LA DIFFERENZA MODEM 25 UN MODO DI PENSARE NEVERMIND THE FAME L’ODISSEA DELLA SPERANZA ON THE ROADS FREE MAN PHIL JOAD DRY SKIN RIVER SOLDIERS ROCK IN PROGRESS SONO ANCORA UN UOMO STONEVILLE ALEPPO SUPERGULP ARCOBALENO THE CHANGE CREDI AI MIRACOLI THE STOP LO SBARCO THE WAVE SETE DI PACE UNION G BEAT TICKETS VALERIE ROSE SWEET THORNS
I Giovani per la Pace di Ferentino e Frosinone scrivono a "Ciociaria Oggi" riflettendo sulla morte di Emanuele, ucciso per strada ad Alatri.
ROMA - Il sabato è il classico giorno in cui si sta in famiglia. Ed è stato così anche alla terza casa del carcere di Rebibbia, dove le famiglie dei detenuti si sono recate per fare una festa insieme ai figli e ai loro papà.
PLAY MUSIC – STOP VIOLENCE 2016/ 2017 AVVISO DI PROROGA! VISTO IL CRESCENTE NUMERO DI RICHIESTE DI ADESIONE SARA’ POSSIBILE ISCRIVERSI ENTRO E NON OLTRE IL 31 DICEMBRE 2016 ISCRIVITI SUBITO E DEPOSITA L’MP3 ENTRO IL 31 DICEMBRE Il Contest musicale “PLAY MUSIC – STOP VIOLENCE, Cambia il Mondo con la tua Musica”, promosso dai Giovani per la Pace (http://www.giovaniperlapace.it), movimento internazionale di giovani legato alla Comunità di Sant’Egidio, offre la possibilità a giovani musicisti di confrontarsi, attraverso la musica, su temi importanti ed attuali, con lo scopo di lanciare un forte messaggio per un mondo migliore. I temi scelti per quest’anno sono la pace, la solidarietà, il razzismo, la violenza, la guerra, il rispetto per la vita, la pena di morte, l’accoglienza verso chi è costretto a lasciare il proprio paese, il convivere tra culture diverse, l’incontro tra le generazioni, la cura del creato. ATTENZIONE L’iscrizione avverrà sul sito www.playmusicstopviolence.com L’età media delle band deve essere di 24 anni Per iscriversi basta compilare il form inserendo il brano in formato mp3 e una foto del gruppo. La prima selezione verrà eseguita dalla giuria che, comunicando via mail, inviterà le band più meritevoli ad eseguire il proprio brano negli eventi “PLAY MUSIC LIVE” che avranno come tematiche quelle del cambiamento, della pace e della solidarietà globale. Le band selezionate verranno altresì invitate a partecipare a Play Music Stop Violence in action, ovvero saranno invitate a suonare durante le iniziative di solidarietà che vedranno coinvolti i poveri (istituti per anziani, feste per bambini in periferia, giornate dedicate ai disabili o ai senza fissa dimora). Gli eventi live nelle città di Roma, Padova e Catania e l’Evento finale si svolgerà nell’ambito del progetto GXP DARE finanziato dal ministero dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della lett. d) o lett. f) della L. 383/2000 – linee di indirizzo annualità 2015” Durante l’intera manifestazione le band in gara avranno visibilità su radio locali e web. Le canzoni selezionate durante gli eventi dal vivo accederanno all’evento finale che avrà luogo, nei mesi Aprile/Maggio) presso il PALA ATLANTICO “LIVE” ROMA davanti ad un pubblico di 2000 persone. Una giuria di qualità composta da esperti del settore selezionerà la band vincitrice ed assegnerà gli altri premi ISCRIVITI ON LINE QUI E LEGGI IL REGOLAMENTO
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