A Piazza San Pietro Papa Francesco, l’8 dicembre, aprendo la Porta Santa ha aperto la Chiesa e il mondo ad un anno di Misericordia. Misericordia vuole dire avere un cuore (cor) per i miseri. Questo termine descrive una condizione necessaria per il mondo che viviamo. Quanto sarebbe, è e vorremmo che il cuore si avvicini più ai miseri, ai poveri, agli ultimi, ai diseredati della terra. La porta della Misericordia è una sfida, una domanda, una proposta concreta. In fondo la porta può essere il filo rosso che lega tutte quelle povertà da cui tanti, troppi cuori si sono allontanati. La prima porta è proprio quella di casa. Quella appena chiusa o aperta. Una porta che per tanti che vivono la durezza della vita in strada è inesistente; o scorrevole, come quella di una stazione in cui ripararsi; o la porta di un negozio davanti a cui chiedere l’elemosina e mai la porta di un “luogo degno” e degno di accogliere la dignità ineliminabile di ogni uomo. E’ questa la prima porta Santa, quella di una casa che è rifugio e affermazione di dignità, da attraversare con tanti: in un cammino di amicizia e riscatto dalla solitudine e dal freddo. E ancora due sono le porte che prima si aprono e poi si chiudono a tanti anziani. La porta di una casa santuario di ricordi e di affetti che si chiude lasciando il posto, nella debolezza dell’età, alla porta di un istituto che si apre. Porte anonime, che non odorano di famiglia ma di solitudine. Porte da cui raramente affiora un volto conosciuto, amato. Queste due porte parlano di un’unica ferita quella di anziani ormai vittime silenziose della cultura dello scarto. La sfida dell’anno della misericordia porta qui, alle soglie di queste due porte con compiti ben precisi. O attraversarle per ridare al legno la santità dell’odore di famiglia e rivestire di colori nuovi, colori caldi, luoghi anonimi in vista di un ritorno alla porta di casa; o attraversarle per trasformare case-prigioni in case di sogni. Case di anziani dove mettere, avvicinare, lasciare il cuore per permettere di vivere e non subire la bellezza degli anni e dei capelli bianchi. E quanti bambini non passano dalla porta di una scuola ? O quanti attraversano la porta di casa solo per vivere la strada ? E quante porte del futuro a troppi bambini si chiudono spinte dal vento prepotente di una legge della disuguaglianza ormai troppo diffusa in tante periferie ? E la grande porta del mediterraneo, poi divenuta porta dei Balcani, ma prima ancora porta di una casa distrutta dalla guerra ? Quanti le hanno attraversate per giungere a porte nuove, insonorizzate, in un certo senso, dal rumore assordante della guerra e della violenza ? Porte che sì, con colpa, sono state chiuse ma che possono essere riaperte, riattraversate o ricostruite con una scelta umana, di simpatia, di amicizia, di sfida e di voglia di una Storia nuova. Sì, in compagnia di fratelli e sorelle da abbracciare sull’uscio di una casa, la...
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Oggi è iniziato il Giubileo della Misericordia e per Roma già si aggirano una squadra di Babbi Natale segreta! Ognuno di loro sta cercando il regalo perfetto per un nostro amico più povero: un bambino della Scuola della Pace, un anziano o un senza fissa dimora. E’ un modo per iniziare al meglio il Giubileo inaugurato oggi da Papa Francesco! #GiubileodellaMisericordia #mercychristmas ! Questo è il comunicato che ha iniziato a girare in alcune scuole e università. Vogliamo farci un post? COS’È? Un Babbo Natale segreto è qualcuno che fa un regalo senza farsi scoprire, senza dire di essere il mittente, restando per l’appunto… segreto! PER CHI? Per i nostri amici: i bambini delle Scuole della Pace, gli anziani che vivono in istituto e gli amici di strada. PERCHÉ? Perché il Natale è la festa che dovrebbe anzitutto rimettere al centro loro: i poveri, i piccoli, i deboli delle nostre città, troppo spesso dimenticati e che soprattutto nel periodo delle feste vengono lasciati da soli. Per questo, ogni anno festeggiamo il Natale anche con loro e vogliamo che sia una festa stupenda anche per loro. COME? Scrivete in privato sulla pagina dei gxp o sulla mail [email protected] QUANDO? Prima di Natale! (Ognuno può scegliere un giorno per fare un banchetto oppure una diversa modalità di raccolta..)
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