Preparare i panini per i senzatetto è ciò che hanno fatto alcuni anziani in un temperato pomeriggio autunnale, per sostenere e dimostrare che loro possono ancora contare per questa città, lanciando un messaggio chiaro e deciso: “AIUTARE SIGNIFICA AMARE”. Tenerezza, companatico e determinazione sono stati gli ingredienti principali di questo formidabile pomeriggio. Nessuno di loro si è sentito inutile, anziano e acciaccato. Tutti insieme, attorno a un tavolo, gioiosi e consapevoli, pronti a donarsi per i più poveri, per i senza fissa dimora che con l’inverno ormai alle porte, sentono maggiormente il bisogno di un caldo abbraccio, di una mano forte e presente. E in quella stanza ormai attraente, il tempo sembra essersi fermato ad un tratto. L’orologio appare fermo ed inerme: i volti degli anziani sono nuovi e sereni, le loro espressioni fiorenti. Ciò prova come il calore intenso dell’amore verso il prossimo possa rinnovarci interamente; bisogna essere appassionati della gente, specialmente dei più bisognosi. Insieme ai loro giovani amici per la Pace, gli anziani hanno scelto di respirare ossigeno di Umanità. Un ossigeno che ringiovanisce, che mette in moto ogni singola parte dell’essere, che riscuote il cuore con udibili battiti vitali. È bello vivere quest’esperienza di rinnovamento. Quanta energia hanno gli anziani! Basta dar loro l’ossigeno essenziale e percorrere questo cammino di vita sarà più bello e più sicuro, se ben orientati dalle innumerevoli esperienze e valori sprigionanti di ognuno di loro. Preparare i panini per i senzatetto ha scosso vigorosamente gli anziani. Per questo, hanno scelto di ripetere quel pomeriggio ancora e ancora. Questa è aria, questa è vita. Myriam Magno
Tag Archive for: anziani
Contattaci con un WhatsApp o un SMS +39 351 972 5555
Vivo per libera scelta nella Casa di Riposo Madonna della Salve a Roma dove spero di poter trascorrere per quanto possibile serenamente gli ultimi anni di vita che il Signore Dio mi concederà. Le giornate si susseguono velocemente l’una all’altra, anzi troppo velocemente perché intimamente si desidera di ritardare un po’ il ritmo del tempo che inesorabilmente và. Nei giorni feriali ogni ospite della casa si dedica all’attività che ad ognuna è più congeniale ma il sabato pomeriggio, in genere, c’è sempre la gradita sorpresa di ricevere la visita di alcuni giovani della Comunità di S. Egidio. Lodevole é lo spirito che anima questi ragazzi con i quali si è intrecciata ormai un’amicizia. Vengono per rallegrare il pomeriggio ma la vera allegria sono loro con la loro presenza e la loro esuberanza. Si canta, si gioca, ma si parla anche di cose frivole e meno frivole, anzi direi che sovente si trattano argomenti seri e spinosi. Noi ospiti della casa abbiamo più o meno un’età parecchio avanzata e mettere a tappeto alcuni seri problemi con i ragazzi ci serve per fare un raffronto di come vivevamo noi alla loro età. Quanta differenza si nota tra il nostro vissuto paragonato a quello dei ragazzi. Quanta libertà di azione essi hanno al contrario delle restrizioni alle quali eravamo abituate per consuetudine familiare. Oltre le differenze ci sono però anche dei punti di incontro, anche noi anelavamo terminare gli studi, trovare un lavoro e crearci una nostra famiglia ma in questi ultimi anni di crisi la difficoltà sta proprio nel trovare un lavoro che consenta un’autonomia economica, per questo molti giovani si adattano a fare lavori poco remunerati e non rispondenti al titolo di studio posseduto, pur di guadagnare qualcosa. Brutti sono i lavori precari e saltuari che non consentono di fare nessun sogno o peggio ancora sono i lavori sommersi o lavori “in nero” che avviliscono chi li fa ma poco chi li consente. Proprio su questo punto, con la nostra esperienza, consigliamo ai giovani di farsi largo nel mondo senza essere costretti ad emigrare in altri Stati. Certo la cosa non é facile ma i ragazzi che ci frequentano, pieni di buona volontà, non è escluso che un giorno possano occupare posti di responsabilità per condurre le cose pubbliche nel giusto verso. Questo é quello che auguriamo ai nostri amici che hanno tante buone qualità per riuscire nella vita in quei settori in cui altri hanno fallito. Eugenia
A come Africa, A come anziani, A come amici! Non un semplice gioco di parole il pomeriggio trascorso fra gli amici anziani dell’Istituto Brignole e alcuni giovani liceali da poco rientrati dal Malawi! Immagini e racconti della loro esperienza vissuta con i fratelli della Comunità a Blantyre: scuola della pace, centro nutrizionale e tanti, tantissimi giovani amici! I nostri anziani sono stati colpiti ed emozionati! Anna Maria ha detto: “grazie perchè quello che ci avete detto allarga i nostri interessi e le nostre preoccupazioni..noi viviamo pensando solo a poche cose, sulla nostra nuvoletta”. Franca ha confidato: “queste parole hanno colmato i miei vuoti interiori” e qualcuno ha anche proposto “adottiamo ciascuno un bambino!” . Insomma, un momento di profonda unione fra mondi apparentemente distanti ma uniti nell’ amicizia, nella fede e nello spirito della Comunità!! Un abbraccio da Genova!!
Tenerezza, strano come una sola parola possa racchiudere al suo interno mille emozioni, che affiorano quando guardi qualcuno che nonostante le mille differenze, età per prima, crede in te e ti dimostra tutto il suo affetto con un semplice sguardo, generato da un dono semplice ma preziosissimo: il tempo. Quel tempo che noi dedichiamo a loro nei piccoli gesti di tutti i giorni…una passeggiata, un abbraccio, due parole, un sorriso. Quel tempo che a noi sembra così poco, in confronto a tutto quello che pensiamo di avere, ma che in realtà è davvero tanto per chi è consapevole di averne poco. Vivere alla giornata potrebbe essere la soluzione…ma perché invece non condividere il nostro tempo liberandoci dall’egoismo di tutti i giorni, presi dalle nostre faccende di routine?! E’ quello che ho provato ad Asolo, alla vacanza che noi Giovani per la Pace del Veneto abbiamo organizzato per gli anziani degli istituti, strappati per quattro giorni alla monotonia della vita, racchiusa entro quattro mura. E’ ormai il quinto anno che organizziamo questa vacanza e mi sorprendo sempre nel vedere la gioia dipinta nei volti degli anziani. E’ la mia stessa gioia di condividere il tempo con loro, di imparare dalla loro saggezza, nel vivere momenti carichi di amore che mi hanno fatto sentire a casa. Ricorderò sempre le parole di un’anziana, scritte sotto forma anonima in un foglietto che abbiamo letto durante la festa finale: “Io non conosco il dono di Dio che avete ricevuto, conosco da oggi come viene distribuito, con tanto amore, disponibilità, gioia di vivere contagiosa. Vi ringrazio tutti per la speranza che ci date per il futuro, finché c’è questa gioventù, il mondo non può finire”. Queste parole mi hanno fatto commuovere e capire che non importa quanto grande sarò, ma avrò sempre 5 anni quando riceverò una bella notizia, 10 quando mi preparerò a partire facendo la valigia, 18 quando mi prenderò qualche libertà tra le mille responsabilità, 20 quando crederò di poter cambiare il mondo, 40 anni quando mi stupirò di qualcosa a cui non prestavo più attenzione, 70 quando mi sentirò sola e vorrei tutti al mio fianco, 80 quando mi racconteranno qualcosa che non sapevo o ricordavo, 100 quando raggiungerò un traguardo che sembrava impossibile… e continuerò a vivere altre 1000 vite ogni volta che vivrò esperienze uniche come Asolo assieme a persone di tutte le età che stanno assieme come una famiglia felice ed unita. Vittoria Benfatto (Giovani per la Pace di Padova)
A Ramacca, i giovani per la Pace, stanno trasformando positivamente i pensieri e i pregiudizi della comunità ramacchese sui poveri, sugli anziani e sugli immigrati. Siamo giovani liceali che hanno preso l’impegno, promettendo di condividere alcuni momenti della loro vita con persone definite “emarginate” dalla comunità ramacchese. Ma entriamo nel merito. Chi sono queste persone? Sono gli anziani, ospiti di una casa di riposo di Ramacca, dove non fanno nulla l’intera giornata oltre a dialogare tra di loro. In tal modo, fanno crescere in loro la voglia di abbandonare quel luogo o nel peggiore dei casi la voglia di andare via da questo mondo. L’amicizia con gli anziani è un’amicizia destinata a durare in eterno, poiché fondate sull’aiuto reciproco. Ogni sabato pomeriggio, fedelmente, alle ore 16.30, i Giovani per la Pace si danno appuntamento davanti l’entrata di Casa Serena, ovvero l’istituto dove alloggiano gli anziani, per far loro visita. Gli anziani (che all’incirca sono una ventina), all’arrivo, sono strafelici di vedere i Giovani per la Pace andare da loro, mentre alla fine dell’incontro, che avviene poco prima di cena, ci fanno capire che non possiamo lasciarci. Durante la visita, gli anziani, danno sfogo a tutti i loro pensieri raccontando le loro vite, ciò che hanno fatto da giovani, come hanno vissuto il periodo della guerra, raccontandoci per intero la storia da chi l’ha vissuta in prima persona. Evento che ha segnato l’azione e la vita dei GXP,è stato quando il 23 Maggio 2015, in ricordo della strage di Capaci, nella quale persero la vita il giudice Falcone insieme alla moglie ed alla loro scorta, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha consegnato ai GXP di Sicilia il “Commentario Breve al Codice Penale”, usato da Giovanni Falcone durante i processi a Cosa Nostra, per conservarlo e custodirlo fino al prossimo 23 Maggio.
Amici, ma ci pensate? Qui nascono grandi amicizie tra anziani e nuovi Europei. Entrambi hanno un’ambizione: diventare amici. E da questa ambizione, nasce qualcosa di speciale proprio dalle due categorie più emarginate dalla nostra società! Non si tratta forse di una bella e grande Rivoluzione? E non immaginate quante meravigliose conseguenze ne derivano; l’anziano viene reso partecipe di ciò che sta accadendo, oggi, nel nostro paese: sbarchi, accoglienza, solidarietà (abbandonando così la sua condizione di precarietà esistenziale e di scarto); Questo è un grande segnale per tutti noi: ogni Rivoluzione è possibile solo se la si vuole fare davvero. Solo se si ha la forza di cambiare questo mondo. Siamo ambiziosi anche noi, perché la bella e grande Rivoluzione è certamente possibile. Di Myriam Magno
Siamo i Giovani per la Pace di Padova e oggi abbiamo fatto una raccolta fondi per portare in vacanza i bambini e gli anziani. Le Scuole della Pace di due quartieri padovani hanno raccolto moltissime iscrizioni quest’anno e il sogno di noi giovani è quello di riuscire a portare in vacanza tutti i bambini. Ma il nostro sogno non finisce qui…… da qualche anno, insieme ai Giovani per la Pace di Verona, Mestre e Treviso, organizziamo una vacanza a Asolo con gli anziani di diversi istituti del Veneto ! Tra balli, feste e gite ci divertiamo tantissimo! Vendendo queste torte vorremmo raccogliere dei fondi che ci serviranno per fare delle vacanze coi fiocchi e far divertire i nostri amici di tutte l’età e di tutte le nazioni! #estatesolidali Di Alessio Ferretto
Enza Basile, anziana testimone della Seconda Guerra Mondiale, incontra i giovani di Fiumicino
E’ stata una giornata particolare quella di Lunedi 5 Gennaio. La RAI, è venuta a Catania per registrare un servizio sul lavoro dei Giovani per la Pace durante il loro servizio ai più poveri e per raccontare una generazione che, partendo dagli ultimi, ha deciso di cambiare il mondo. Giovani catanesi e nuovi europei insieme, questo ha colpito la truope RAI, che ci ha seguito durante tutta la giornata. Villa Chiara, la casa per per anziani che i Giovani per la Pace frequentano settimanalmente, è stata la prima tappa. La prima immagine raccontata dalle telecamere, è stata quella del dialogo tra Giuseppe, di 94 anni, e Jonathan e Karamo, due Giovani per la Pace del CARA di Mineo. Tema:la Libia!!! Quella di tanti anni fa, la Libia dove gli italiani stavano bene, la Libia della giovinezza di Giuseppe…ma anche la Libia di oggi, la Libia della sofferenza, della guerra, la Libia raccontata da Karamo e Jonathan, quella della violenza, delle torture, l’inferno raccontato dalle parole dei due Giovani per la Pace di Mineo. Tanta curiosità da parte degli anziani per questo appuntamento inaspettato: “La RAI viene da noi??? E chi ce lo doveva dire!!!!” Seconda tappa di questa giornata, è stata la preparazione della cena per chi vive per strada. Ogni settimana infatti tanti giovani, liceali e universitari, preparano un pasto per chi non ha casa. Anche qui tanta curiosità da parte di tutti che, tra un panino da preparare e l’altro, hanno risposto alle domande del regista della RAI Lucio. Tanti gli intervistati, tante domande e tanta curiosità. Perchè così tanti giovani, catanesi e nuovi europei, hanno scelto di vivere, all’interno della propria settimana, una tensione e un’attenzione così particolare per che è più povero ? Perchè chiamiamo i poveri, amici ? Perchè un giovane del Ghana, del Gambia, del Senegal, che vive a Mineo, ha deciso di dedicare parte della propria settimana per servire chi è più povero di lui ? Queste, alcune delle domande che ci sono state rivolte. Non riportiamo le risposte e vi rimandiamo al servizio che andrà in onda Domenica 11 Gennaio alle ore 10.30 su RAI 1. Il servizio televisivo è continuato con le riprese della preghiera dei Giovani per la Pace, dove ancora una volta è risuonato il Vangelo di Natale; Gesù nasce nel buio e nel freddo della notte, il buio nella vita e nel cuore di tanti, il buio della guerra, del terrorismo, della povertà, della solitudine. Ma il Natale è quella luce che illumina quel buio, una luce che dà gioia e che si capisce nel servizio a chi è più povero, nell’essere insieme, cambiando il proprio cuore. Al termine della preghiera, verso le 20.30 circa, le telecamere hanno ripreso le nostre macchine riempirsi di coperte, té caldo, panini, piumoni. Siamo così partiti per il nostro “giro” lungo le vie della città, dove chi non ha casa ci aspetta per un pasto caldo, una coperta, ma sopratutto per scambiare quattro chiacchiere tra buoni amici. Anche qui tanta curiosità: “E che ci fa qui la RAI con...
Domenica 21 dicembre nella chiesa della Ss Annunziata a Frosinone si è svolto il pranzo di Natale organizzato dai Giovani per la Pace della Comunità di Sant'Egidio.
Altri articoli
-
Dall’ECO LAB di Pace un carico di aiuti umanitari con materiale scolastico per le bambine e i bambini in Ucraina
14/02/2024 -
Eco Lab di Pace, lo spazio dove l’ecologia e la solidarietà si incontrano e si trasformano in aiuto concreto
14/02/2024 -
L’amicizia che si rivela benedizione: dalla strada al Buon Pastore
26/01/2024 -
I corridoi umanitari: un viaggio con una meta sicura per un’accoglienza umana e rispettosa
02/04/2023