>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> ISCRIVITI ON LINE, RICEVERAI VIA MAIL IL CALENDARIO COMPLETO DELLA TRE GIORNI E LE INFO UTILI SU DOVE ALLOGGIARE SE VENITE DA FUORI CATANIA. FIN DAL SEI AGOSTO SONO PREVISTI EVENTI COME LA VISITA ALLA GUARDIA COSTIERA, LA VISITA ALLA MOSCHEA E LA VISITA ALLA BASILICA DI SAN NICOLA L’ARENA ISCRIVITI QUI: http://goo.gl/dIJCrD >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> #tregiornisenzafrontiere è tornata in un incredibile edizione che raccoglie giovani da tutta Italia che vogliono sfidare il pensiero razzista trascorrendo il 9, 10 e 11 Agosto insieme ai migranti che fanno parte dei giovani per la pace. Vogliamo lasciare un’impronta di pace in una società che rischia di frammentarsi e tre giorni senza forntiere regala immagini meravigliose della realtà che spesso viene falsificata da letture che non guardano alla belleza della verità. Così per tre giorni Europei e nuovi europei, cristiani e musulmani bianchi e neri vivranno attraverso il linguaggio universale del gioco la bellezza dell’integrazione che splenderà sotto la luce del sole dell’Agosto siciliano! Le squadre si sfideranno in giochi in spiaggia, giochi in acqua e verrà organizzata una caccia al tesoro dove il terreno di caccia è tutta la città! Ma a #tregiornisenzafrontiere l’integrazione passa anche dalla memoria. Infatti il 10 Agosto si farà memoria delle vittime del tragico sbarco del 2013 in cui hanno perso la vita sei giovani egiziani e l’11 Agosto si terrà “morire di speranza” una preghiera in cui verranno letti i nomi dei migranti che hanno perso la vita nei viaggi della speranza! Vogliamo cambiare la società, sognare un mondo diverso, rispondere alla cattiveria con la pace, il sorriso commuoverci davanti al ricordo di è morto in mare cercando pace, migliorare il nostro mondo, riscoprire il suo cuore! #tregiornisenzafrontiere è un inno al cambiamento dove tutti siamo chiamati a scrivere la storia! >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> ISCRIVITI ON LINE, RICEVERAI VIA MAIL IL CALENDARIO COMPLETO DELLA TRE GIORNI E LE INFO UTILI SU DOVE ALLOGGIARE SE VENITE DA FUORI CATANIA. FIN DAL SEI AGOSTO SONO PREVISTI EVENTI COME LA VISITA ALLA GUARDIA COSTIERA, LA VISITA ALLA MOSCHEA E LA VISITA ALLA BASILICA DI SAN NICOLA L’ARENA ISCRIVITI QUI: http://goo.gl/dIJCrD >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
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Impossibile, vero? Eppure no! Non è affatto impossibile! Niente è impossibile! Basta guardare questa foto per capire quanto l’amore ci porti ad essere una sola entità. In questa foto non c’è un’anziana, non ci sono bianchi e non ci sono neri. C’è solo un sorriso di Libertà. Libertà di essere amati e libertà di amare, incondizionatamente, senza nessun trucco. Libertà di Coraggio. Quel coraggio travolgente volto ad aprire gli occhi dei cuori di tutti donandone la vista. Mai più cecità! Libertà di Rivoluzione. Abbattere ogni frontiera, di odio, di limite, di prevenzione, di paura è possibile! Libertà di Preghiera. Pregare insieme tutte le volte che lo si vuol fare, per i più cari, per i più lontani, per i dimenticati. Perchè la potenza della preghiera è l’elisir di lunga vita dell’amicizia. Libertà di Speranza. Un filo sottile ma ricco di energia che lega i cuori dei contagiati d’amore. Senza la speranza non si può essere liberi. Libertà di PACE. Estinguere ogni guerra e ogni rifiuto, per non rigettare mai più nessuno in mare. Ecco. In questa foto c’è solo un sorriso di grande Libertà. Quella meravigliosa libertà contagiosa di cui tutti dovremmo deliziarci. Lasciamoci contagiare. Non è affatto impossibile! Niente è impossibile! Myriam Magno
Cara Vanessa, ho letto la tua lettera e non posso negarti che ho provato un sussulto di felicità. La #3giornisenzafrontiere è terminata ed è bello sentire che le sensazioni che sono nate durante quella tre giorni stanno dando frutto e prospettiva, voglia di non farsi trascinare da polemiche, di non farsi derubare dal “dio dell’impossibile” ma capire che costruire la società del domani passa dall’integrazione di tanti ragazzi e ragazze che hanno visto, vissuto e subito la guerra e vogliono costruire pace, qui in Europa, insieme: Di più: passa dalla voglia di fare concretamente per costruire con i nuovi europei quartieri più umani, bambini più felici, anziani lasciati meno soli. La concretezza che nasce dall’amicizia dà grandi risultati ed in questo la comunità è maestra. La forza delle parole dei giovani veneti apre lo spazio ad un sogno ambizioso: Grazie ai giovani per la pace il Veneto diventerà una delle regioni dell’accoglienza. Tu scrivi: “accogliere ed integrare si può”, sì, si può e lo stiamo già facendo! Lo abbiamo fatto tutte le volte in cui durante la tre giorni, guardando negli occhi di un migrante, pregando insieme a lui, ricordando i nomi dei suoi amici dispersi in mare, non abbiamo visto una minaccia per l’economia (peraltro infondata) ma un fratello da amare e con cui spenderci insieme per i più poveri. Abbiamo visto negli occhi di chi ha partecipato alla tre giorni una luce ed un sorriso sulle labbra, prima di stupore, poi di determinazione di chi ha capito che la solidarietà non si può fermare, perché l’accoglienza è come una dolce brezza in una giornata di arsura, è come il vento in poppa del veleggiante, un vento calmo che accompagna ed accogliere è un atto di pace. Grazie a tutti ancora per i bellissimi giorni passati insieme e per il vostro lavoro con i migranti che diventeranno, grazie alla vostra amicizia, sempre più nuovi europei. Sì hai proprio ragione Accogliere e integrare si può, senza frontiere, anche quelle tra nord e sud che si sono polverizzate lasciando spazio all’accoglienza e alla nostra bellissima amicizia che sembra esistere da sempre, perché è quella di una famiglia senza confini! Sebastian e i Giovani per la Pace della Sicilia.
Sono Vanessa e faccio parte dei ‘Giovani per la pace’, un movimento legato alla Comunità di Sant’Egidio. Io ed altri giovani per la Pace dal Veneto siamo appena tornati da Catania, dove abbiamo partecipato ad alcune iniziative per l’accoglienza dei migranti promosse dai Giovani per la pace della Sicilia. Abbiamo avuto così testimonianza diretta della loro mobilitazione al porto di Catania per accogliere ora gli oltre 400 migranti sbarcati sulle coste siciliane e per salutare le 49 persone che invece non ce l’hanno fatta. Questo è il loro impegno costante negli ultimi due anni. Quelle vissute a Catania sono state giornate indimenticabili. L’evento più importante a cui abbiamo partecipato è stato “#3GiornisenzaFrontiere”, una tre giorni di giochi, dialogo e integrazione, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, che ha visto radunarsi centinaia di giovani, italiani da diverse parti del Paese e migranti, soprattutto africani, presenti nelle strutture di accoglienza della Sicilia. #3GiornisenzaFrontiere ha vissuto tre momenti: il gioco, in spiaggia o per le vie della città, come si realizza tra amici; la memoria, di un Paese che non vuole dimenticare; e la preghiera, per ricordare tutte le vittime dei viaggi della speranza Se ‘respingere è un atto di guerra’, come ha detto Papa Francesco, la #3giornisenzafrontiere ha voluto essere un atto di pace. E’ stata la chiara dimostrazione che vivere insieme, accogliendo e includendo, non solo si può ma è meraviglioso, poiché è fonte di arricchimento reciproco. Conoscersi, anche attraverso il gioco, raccontandosi e scambiandosi idee, fa sì che si possa crescere insieme, come fratelli. Si parla di chi è “diverso da noi” come di una categoria. Noi abbiamo potuto dare un volto e un nome ai migranti che abbiamo incontrato, spesso le migliori risorse dei loro Paesi d’origine, in cerca di un futuro migliore. Abbiamo ascoltato storie dolorose di chi è passato attraverso l’inferno di sofferenze indicibili. Oggi, dopo lo sbarco, proviamo a immaginare i volti di quelle 49 persone morte, che probabilmente avevano storie simili a quelle di Felix, Waka o Omar, che abbiamo conosciuto in questi giorni. Amici che oggi ci fanno vedere il mondo con uno sguardo diverso. Noi giovani per la pace del Veneto vogliamo che l’esperienza vissuta in Sicilia non finisca qui. Abbiamo conosciuto un volto dell’Italia che ci piace e che vorremmo venisse preso a modello. Accogliere, e commuoversi anche per le troppe morti nel Mediterraneo, è un atto di pace, ed è la strada per un mondo migliore. Questo è il nostro sogno. Partiamo da qui. Vanessa Pavan e i Giovani per la Pace del Veneto
Il 10 Agosto 2013 è una data che ha segnato profondamente la città di Catania: A pochi metri dalla speranza raggiunta, la riva della sabbia della playa, al largo del Lido Verde, la speranza infranta : Una barca si arena, sei sono i morti, tutti africani, sei volti, cinque nomi, uno ignoto che la città di Catania, ad un anno dalla tragedia, ha voluto incidere su una targa in metallo posta sopra una stele in pietra lavica. Nomi incisi nell’anima della città su una pietra che pesa nel cuore dei suoi cittadini. Quella data non è solo una data di morte, ma rappresenta la data da cui inizia un movimento di pace e di speranza che raccoglie Catania, che raccoglie i suoi giovani che quel giorno erano alla Playa ad abbracciare i sopravvissuti e a piangere i morti, le sue istituzioni che hanno scelto per l’accoglienza, la sua gente, come il proprietario del lido verde che chiuse lo stabilimento per lutto. A due anni dal naufragio il 10 Agosto rappresenta ancora di più una data da ricordare, da tenere stretta nella memoria, una data da cui nasce un movimento che ha dato frutto nella città e sta interessando l’Europa tutta. Davanti alla stele commemorativa oggi c’erano tanti giovani migranti e italiani insieme, c’era il vicesindaco Marco Consoli, Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio, il titolare del Lido Verde Dario Monteforte, il cerimoniere del Comune di Catania Luigi Maina, c’eravamo noi giovani per la pace, da tutta Italia, il movimento genti di Pace. La memoria è parte di #3giornisenzafrontiere. Oggi siamo tutti qui per ricordare il 10 Agosto 2013, dice il Vicesindaco Marco Consoli, una data importante, un giorno in cui nella nostra spiaggia abbiamo raccolto quei corpi inermi, quelle persone che volevano raggiungere il sogno di una vita migliore, è importante esserci tutti, istituzioni, come quelle della città di Catania che hanno fatto una scelta netta, società civile e gente comune perché in quella data è nato un flusso di solidarietà che ha abbracciato tanti nella città, in particolare tanti giovani migranti, nuovi europei, come quelli che fanno parte della comunità di Sant’Egidio che, una volta accolti in maniera umana e semplice hanno scelto di aiutare i più poveri italiani. Questi sono fatti che la città di Catania vive che superano qualsiasi demagogia volta ad orientare l’opinione per interesse e oggi da Catania vogliamo una nuova Europa che sia accogliente con i migranti. Fare memoria – sostiene Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio- ci aiuta a ricordare che morire in mare o durante i viaggi, morire di speranza è uno scandalo. Dall’esercizio della memoria è nata un alleanza per l’accoglienza. Il respingimento, dice Papa Francesco, è un atto di guerra, ma se anche l’Europa fa atti di guerra, allora chi scappa dalla guerra dove dovrà andare? Noi in Sicilia abbiamo fatto una scelta netta per l’accoglienza che ha coinvolto tanti. Fare memoria è un atto di Pace, oggi noi ricordiamo lo sbarco del 10 Agosto 2013 che ha acceso...
A Catania presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura, si è svolta la cerimonia iniziale di #3GiornisenzaFrontiere, la più grande tre giorni di giochi integrazione e divertimento che avrà luogo dal 9 all’11 Agosto, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con la Prefettura- Ufficio territoriale del Governo di Catania, il Comune di Catania e la Capitaneria di Porto- Guardia Costiera. La cerimonia iniziale, introdotta da Sebastian Intelisano della Comunità di Sant’Egidio, ha visto presenti Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio, il Vicesindaco della Città di Catania, Marco Consoli, Il presidente della Consulta Comunale Giovanile Pierangelo Spadaro e Luis Laudonia, direttore artistico del Lido Azzurro che ospiterà parte della tre giorni. La sala vedeva numerosi giovani, tra cui molti provenienti da diverse parti di Italia, in particolare da Trieste e Padova che hanno scelto di venire a Catania proprio per partecipare alla tre giorni. C’erano numerosi migranti, nuovi europei, impegnati nelle attività di solidarietà ai più poveri con la Comunità di Sant’Egidio. La città di Catania – dice Marco Consoli, vicesindaco della Città di Catania- è votata all’accoglienza, l’accoglienza è nel suo DNA e questo lo si è capito meglio da quando, dal primo sbarco del 10 Agosto 2013, le storie dei migranti hanno messo in moto un flusso di solidarietà che rende pietre inaccettabili le parole di chi vuole respingere. Accogliere significa salvare vite umane e questa tre giorni rende evidente che se l’accoglienza viene coltivata da valori come il ricordo commosso e amicizia, diviene integrazione che regala momenti belli per tutti. Accogliere è una cosa semplice- dice Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio, e #3giornisenzafrontiere vuole essere una tre giorni dove si vivano tre principi: quello del gioco, che si respira tra familiari e persone che si vogliono bene, come sono i giovani italiani divenuti amici dei giovani nuovi europei, il principio della memoria, di una città che non dimentica le vittime del mare che sono considerate come parenti prossimi che abbiamo dolorosamente perso e, infine, quello della preghiera, come la preghiera “Morire di Speranza, che avrà luogo l’11 Agosto alle ore 18:00 presso la Chiesa di Santa Chiara, per ricordare tutte le vittime del mare e vivere come un grande scandalo la morte a cui non si può concedere la parola “fine”. Se respingere, come dice Papa Francesco, è un atto di guerra, accogliere è un atto di pace e la #3giornisenzafrontiere è un atto di pace, è una dichiarazione di pace ad un mondo impazzito e sedotto da una logica della guerra e della violenza diffusa, compresa quella verbale che offende la dignità dell’uomo. #3giornisenzafrontiere vuole essere un atto di pace che si tramuti in proposta: la proposta dei giovani che hanno assunto come propria l’identità dell’accoglienza e che si raduneranno nei prossimi giorni. E’ una proposta che nasce dalla Sicilia, terra che incontra più di altre chi migra. E’ una proposta netta di una città che ha un’anima e che ha scelto di non sovrapporre le logiche piccole alla larga domanda di pace...
Come vivere un’estate (ed una vita) felice? Non da soli. I giovani per la pace lo sanno. Perciò, anche in questo caldo quasi torrido, abbiamo deciso di continuare ad aiutare e a lavorare con tanti per gli altri, specie per chi ha più bisogno. La scorsa settimana, nella consueta visita al silos, dopo la distribuzione di cibo ai nostri amici senza fissa dimora, abbiamo incontrato nuovamente un centinaio di giovani, per lo più afghani, che vivono per strada, e sono arrivati da poco in città. Cercano pace qui in Europa, soprattutto, ma al momento hanno anche altre necessità. In pochi giorni abbiamo messo a soqquadro cantine, armadi, ed il magazzino del centro di solidarietà della Comunità, ed anche aiutati dalla parrocchia di Borgo San Sergio ( grazie a Niky Bibi ed alla generosa disponibilità sua e delle signore che lì aiutano chi ha bisogno) abbiamo raccolto molti vestiti; altre cose le abbiamo comprate ( grazie a Hemma Luzia e a Franca Miazzi che col cuore lo hanno fatto, e non è la prima volta!). Il bello è che oltre a noi giovani per la pace (liceali ed universitari) a lavorare per ore e giorni, noncuranti del caldo e della quantità di abiti da smistare, sono i nostri amici migranti, proventinti da Pakistan, Afghanistan, Kashmir. La sede per interi pomeriggi è stata lo specchio della Trieste ( e del paese) che vogliamo costruire e consegnare ad altri giovani: solidale, senza barriere nè confini, capace di lavorare insieme, di ridere, scherzare, prendersi in giro ma con simpatia. Le borse per la distribuzione di domani sera sono quasi pronte: contengono magliette, camicie e pantaloni puliti, sandali, asciugamani, biancheria…quanto serve ad affrontare con un po’ più di dignità il caldo che ci aspetta nei prossimi giorni e le notti al buio…in attesa delle partite da giocare insieme e di altri momenti di amicizia con noi. #EstateSolidali : un bel sogno diventato realtà per tanti! Ed oltre a fare il bene, ci stiamo anche allenando per la #tregiornisenzafrontiere, a furia di portare su e giù dalle auto e per le scale della sede scatoloni di vestiti.
#3GiorniSenzaFrontiere, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dai Giovani per la Pace, avrà luogo a Catania tra il “Lido Azzurro” e la Chiesa di Santa Chiara e vedrà sfidarsi squadre composte da giovani italiani e giovani stranieri in giochi, fisici, di abilità e di astuzia, ambientati in spiaggia dove il gioco ed il divertimento assicurato contribuirà a costruire una società più integrata, più divertente e più bella! Non esitare! IL PROGRAMMA DI #3GiorniSenzaFrontiere
Ritorna la più grande tre giorni di giochi, divertimento e integrazione del Mediterraneo. “Tre giorni senza frontiere”, giunta quest’anno alla seconda edizione, è la prima tre giorni di giochi, integrazione e divertimento, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dai Giovani per la Pace. Il nome della manifestazione racchiude in sé il significato profondo che si è voluto dare. Una tre giorni senza frontiere umane, fisiche e esistenziali che spesso sbarrano il passaggio ai sentimenti migliori, come l’amicizia, la simpatia tra persone e popoli diversi, la solidarietà, la voglia di stare insieme e fare del bene divertendosi. Le frontiere sono anche quelle che si pongono innanzi ai tanti poveri delle nostre città rendendole inumane, quelle che rendono difficile ai migranti arrivare nella terra promessa. Le frontiere che tanti migranti decidono di attraversare con una barca. Così i Giovani della Comunità di Sant’Egidio e tanti altri giovani provenienti da diverse città d’Europa, in questa seconda edizione, insieme agli oltre ad oltre 150 Giovani per la Pace che risiedono nei centri di prima e seconda accoglienza e che dedicano parte della propria settimana ad aiutare i più poveri vogliono dedicare a Catania uno spazio libero dove stare insieme, vivere una amicizia senza confini, creare una reale integrazione ed affrontare tutti insieme, come una sola grande squadra, attraverso il linguaggio universale del gioco, i temi che stanno definendo il volto dell’Europa. Italiani e migranti insieme, in questa tre giorni di giochi, vogliono dimostrare che l’accoglienza sta già diventando integrazione e che l’integrazione porta benefici per la popolazione tutta. Questi benefici sono già tangibili: infatti a Catania e nelle principali città siciliane i migranti, insieme ai giovani italiani che appartengono al movimento dei Giovani per la pace della comunità di Sant’Egidio, sono ormai da anni impegnati volontariamente in attività di servizio ai più poveri. Giovani italiani e giovani migranti si occupano del sostegno all’infanzia attraverso “La scuola della Pace”, vanno a trovare fedelmente gli anziani negli istituti oppure vanno a portare la cena ai tanti senza fissa dimora. Questa è l’evidenza di come un modello di accoglienza e di integrazione virtuoso può cambiare il volto delle nostre città e già lo sta già cambiando: infatti, sebbene la #3giornisenzafrontiere darà vita ad una avvincente battaglia agonistica tra le nostre squadre composte da italiani e migranti, proponendo prove fisiche di astuzia e di abilità, a vincere sarà solo un nuovo modello di società meno arrabbiata, più festosa, integrata e quindi sicuramente più europea. La manifestazione si svolgerà a Catania dal 9 all’11 Agosto 2015.
ISCRIVITI SUBITO A #3GiorniSenzaFrontiere, ti comunicheremo al più presto tutti i dettagli dell’iniziativa o visita il sito dell’evento
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