«A Barcellona ho trovato un’accoglienza sincera»

Marina, dalla Siria, incontra i Giovani per la Pace in vista dell’incontro internazionale di Roma

Barcellona continua la sua marcia della pace, dopo gli attentati della scorsa estate. In preparazione all’incontro internazionale dei Giovani per la Pace questo luglio a Roma, i giovani di Barcellona hanno ascoltato la storia di Marina, giovane siriana venuta da Aleppo.

Non bastò l’appello lanciato per difendere la città siriana simbolo della convivenza.

La testimonianza di chi ha visto la guerra è divenuta centrale negli incontri dei Giovani per la Pace e allo stesso modo “A global friendship to live together in peace“, a Roma dal 13 al 15 luglio, conterrà questi racconti.

I giovani non devono vivere

né desiderare violenza, guerre,

conflitti e divisioni

Marina abita da due anni e mezzo a Barcellona, dove ha conosciuto la Comunità di Sant’Egidio, unendosi all’iniziativa della Scuola della pace. Racconta di aver ritrovato una famiglia e di non aver perso la speranza. Marina crede fortemente nell’amicizia come base anche per l’accoglienza, «per la quale non bastano corsi e prestazioni».

È noto come sentimenti diffusi e confusi ostacolino la consapevolezza del dramma della guerra siriana, che perdura da più di sette anni.

Un argine alla tragedia della guerra in Siria

sono i corridoi umanitari

Marina sta ricostruendo il suo futuro: in Siria studiava marketing, mentre ora si occupa della preparazione dei corridoi umanitari in Andorra. Anche nel piccolo stato di lingua spagnola sui Pirenei si parlerà il linguaggio dell’amicizia che i giovani di Barcellona insieme a Marina vogliono diffondere.

In tempi di frontiere,

ma anche di occhi e orecchie,

chiuse

c’è bisogno di una global friendship

Da Barcellona e da altre città della Spagna parteciperanno numerosi giovani dai 15 ai 25 anni all’incontro internazionale dei Giovani per la Pace, giunto alla sua ottava edizione.

La precedente edizione si era tenuta proprio a Barcellona, dove più di cinquecento Giovani per la Pace giunti da diverse città d’Europa si unirono alla marcia cittadina contro l’odio e la paura dopo gli attentati sulla Rambla.

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