Europeans for Peace di nuovo in presenza: giovani europei per un movimento di pace che superi l’isolamento

Il movimento Europeans for Peace è tornato a incontrarsi in presenza. La giornata del 9 ottobre all’Auditorium del Massimo a Roma si è aperta con i saluti di Hilde Kieboom ai giovani provenienti da diversi paesi europei: dal Portogallo alla Russia, dal Regno Unito all’Italia. Mario Giro, già viceministro degli Esteri, è intervenuto sostenendo le ragioni della pace e l’assurdità della guerra, attraverso una riflessione sulla storia dei conflitti e sull’esperienza di Sant’Egidio nelle mediazioni di pace.
Marco Impagliazzo nel pomeriggio ha messo in evidenza le conseguenze sociali e personali dell’isolamento causato dalla pandemia; fenomeni visibili ai giovani Europeans for Peace, impegnati in azioni di solidarietà nelle periferie, a favore dei più fragili. Se da questo periodo ne escono più indebolite tutte le generazioni – dai bambini senza scuola agli anziani isolati negli istituti  –, a partire dai giovani, ognuno può cambiare il clima culturale che spinge verso l’autoisolamento e ritrovare il senso della comunità, sentirsi parte di un movimento che costruisce la pace, per includere e proteggere chi è più debole.

L’evento, sostenuto da Webuild, conclude la settimana che ha visto Roma come capitale della pace, nello spirito di dialogo portato avanti dall’Incontro “Popoli fratelli, Terra futura” (Roma, 6-7 ottobre 2021) promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Il dialogo tra religioni e culture si è interrogato, attraverso leader e personalità autorevoli, sulle strade da percorrere per “ricominciare insieme”, nella miglior cura possibile dei più deboli e dell’ambiente. I giovani Europeans for Peace intendono proseguire in questo cammino che ricostruisca un mondo dopo la pandemia più equo e sostenibile.