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Il manifesto dei Giovani per la Pace per il clima: «Ripulire l’ambiente dai rifiuti e dall’odio che rende le persone ‘scarti’»

Alla manifestazione con Greta Thunberg intervengono due Giovani per la Pace delle medie. Questo il loro manifesto

Insieme ad altri ragazzi della nostra età portiamo avanti la battaglia di cambiare il mondo impegnandoci attivamente in prima persona.  Noi siamo giovani per la pace e vogliamo liberare il mondo da ciò che ferisce la vita delle persone e del pianeta. Abbiamo iniziato coinvolgendo i nostri amici nelle scuole e facendo alcuni gesti concreti, come la pulizia dei parchi dei nostri quartieri e aiutando chi è in difficoltà.
Come Greta che da sola, è riuscita a far sentire la sua voce, anche noi vogliamo far sentire la nostra.
Vogliamo dire che è ora di cambiare il mondo. Com’è adesso non ci piace. È pieno di cose belle ma troppe persone soffrono per la fame, per la guerra, per un colore della pelle diverso, perché il forte vuole schiacciare il debole. Il nostro pianeta è pieno di cose belle ma è sempre più pieno di rifiuti e l’aria è sempre più inquinata e l’acqua è sempre più sporca e tempeste, cicloni e uragani sono sempre più frequenti e distruggono la vita delle persone e interi paesi.
Vogliamo un mondo più pulito ma anche più giusto e più umano senza divisioni fra i popoli, tra ricchi e poveri, tra giovani e anziani.
E vogliamo dire a tutti che è più importante salvare la terra che avere tanti soldi.
È vero, siamo giovani, ma insieme possiamo fare tantissimo; possiamo fare la differenza e incidere sul cambiamento di questo pianeta che è la nostra casa, l’unica casa che abbiamo. Difendere il nostro pianeta è avere a cuore il nostro futuro e il nostro presente, è imparare a rispettare tutti e ad accorgerci di chi si ha vicino. Sono i passi che vogliamo fare per non incorrere nelle conseguenze catastrofiche dell’inquinamento che provochiamo.
Pensiamo alle grandi catastrofi provocate dai cambiamenti climatici già nei nostri giorni. Abbiamo in mente le immagini del ciclone Idai che poco tempo fa ha colpito il Mozambico, il Malawi, lo Zimbabwe e che ha completamente distrutto Beira, una città del Mozambico che forse pochi conoscono ma a cui noi siamo molto legati. Infatti, sin da piccoli, abbiamo raccolto i giocattoli usati tra i nostri amici per risistemarli e riutilizzarli, in modo da dare loro una seconda vita e riciclarli e con il ricavato abbiamo sostenuto tanti progetti in questa città e in altre città africane.
Ormai è chiaro che ogni singola azione, seppure piccola, ha grandi conseguenze sull’intero pianeta. In questi ultimi due secoli l’intervento dell’uomo si è fatto massiccio e spropositato. Dobbiamo fermarci e renderci conto che siamo tutti collegati. Lo sfruttamento sfrenato da parte dei pesi più ricchi porta già oggi grosse conseguenze soprattutto nei paesi più poveri.
Il mondo sta cambiando, come mai noi no?!
Noi crediamo però, che non si tratta solo di pulire l’ambiente dai rifiuti ma anche di ripulirlo dall’odio, dalle violenze, dalle guerre, dall’ignoranza e dal razzismo. Un vero e proprio inquinamento dei cuori che porta a considerare come “scarti”, le persone più fragili, come gli anziani o chi scappa dalla guerra, i poveri nelle nostre città o chi sta ai margini. Sono loro i primi a pagare le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Vogliamo far vivere meglio il pianeta e vivere meglio anche noi nel nostro pianeta. Cominciamo noi per primi a cambiare atteggiamento e — come è capitato a Greta —  il mondo se ne accorgerà subito!
Allora diciamolo insieme: siamo giovani per la pace e vogliamo cambiare il mondo.

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