Nando Tagliacozzo alla Sapienza

L’indifferenza alla radice del 16 ottobre 1943

Una lezione di storia e di vita per gli studenti, a 75 anni dalla deportazione ad Auschwitz degli ebrei romani

In aula universitaria della Sapienza il racconto di Nando Tagliacozzo, scampato alla deportazione degli ebrei romani, immerge gli uditori in “quegli anni in cui l’indifferenza sovrastava qualsiasi sentimento di umanità“, come ci racconta Matteo Arcangeli per il blog dei Giovani per la Pace.

Come racconta l’ingegnere Tagliacozzo, il destino si è fermato a pochi passi dalla sua porta: furono prese la sorella e la nonna; si salvarono lui e i genitori. Il padre fu successivamente venduto ai nazisti, qualche mese dopo.

Gli studenti della Sapienza hanno visto incarnarsi davanti a sé il racconto storico, a partire dalle leggi razziali, emanate 80 anni fa, e dal rastrellamento degli ebrei romani dal ghetto, in quel “sabato nero” del 16 ottobre 1943, quando 1024 persone furono prese dalle case per finire in vagoni piombati che dalla stazione Tiburtina presero la via per il campo di concentramento di Auschwitz. Nando ha portato agli studenti aneddoti personali, ma anche documenti e foto dell’epoca “quasi fosse a tratti un nonno, a tratti un professore di storia”.

Più volte è tornato su quello che avverte come il più grande problema per gli uomini e per le donne del nostro tempo: l’indifferenza. Il suo invito è quello di non sottovalutare i segnali di discriminazione che vengono perpetrati a danno di particolari gruppi della società, siano essi politici, religiosi o culturali. La storia è maestra di vita e insegna che questi segnali, se colti troppo tardi, portano ad effetti devastanti e irrecuperabili.

L’incontro organizzato dai Giovani per la Pace ha voluto ricordare che non c’è futuro senza memoria, motivo per cui ogni anno si partecipa alla marcia promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità ebraica di Roma, per ripercorrere in silenzio parte del tragitto che fecero gli ebrei romani quel 16 ottobre 1943.

Foto della lezione

Nell’ambito del corso di Storia Contemporanea del Prof. Augusto D’Angelo

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