7 cose che non sapevi sulla pena di morte
Mario Marazziti aiuta noi cittadini ad avere gli strumenti culturali per dire un deciso “no” alla pena di morte. Alcuni appunti dall’intervento a “Un mondo senza pena di morte”, convegno dei ministri di Giustizia del mondo, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio
Rifiutiamo la cultura della morte
La tentazione della vendetta è forte di fronte a grandi mali e a terribili reati, ma bisogna lottare per evitare che la cultura della morte si impossessi dei nostri cuori – ha detto Marco Impagliazzo, il presidente della Comunità di Sant’Egidio che ha promosso il 10° Congresso Internazionale dei Ministri della Giustizia “Un mondo senza pena di morte”.
Mario Marazziti è Presidente della Commissione parlamentare Affari sociali, nonché giornalista e autore di Life. Da Caino al califfato: verso un mondo senza pena di morte. Nel suo intervento del 28 novembre ha detto molte cose sulla pena di morte, ed alcune non le sapevamo.
Ecco le 7 cose che non sapevi.
1. Il Codice di Hammurabi limitava la pena di morte
Il Codice di Hammurabi, di circa 3800 anni fa, codificava la pena di morte per 25 reati, ma non per l’omicidio. Da quel tempo si cerca di limitare la vendetta della pena di morte, ma la storia ha visto anche periodi più bui.
Hammurabi era anche quello della legge del taglione: “occhio per occhio…”, ma ricordiamo le parole di Gandhi. Il Codice di Hammurabi rimane comunque una prima limitazione della pena di morte.
2. Cesare Beccaria aveva 26 anni nel 1764
Nel 1764 viene pubblicato il breve saggio di Beccaria, Dei delitti e delle pene, in cui vengono esposte motivazioni stringenti all’inutilità e alla inumana crudeltà della pena di morte.
3. Il primo Stato nel mondo ad abolire la pena di morte fu il Granducato di Toscana
Se cercate questo Stato, non esiste più: era il 30 novembre 1786 (save the date) quando il Granducato di Toscana abolì la pena di morte sulla spinta del pensiero di Beccaria e di un governante illuminato, Pietro Leopoldo di Toscana.
4. Ben 2224 città si illumineranno per dire #penadimortemai
Sono le Città per la Vita, che su invito della Comunità di Sant’Egidio si schierano dalla “parte giusta” della storia: come per la schiavitù, così per la pena di morte bisogna battersi per la sua abolizione, anche se molti la invochino o la ritengano necessaria o utile.
5. In Italia la pena di morte è stata stra-definitivamente cancellata nel 2007
L’Italia ha rinunciato all’uso della pena di morte nel codice penale definitivamente con la nascita dell’Italia repubblicana, nel 1946, per poi cancellarla anche dal codice militare e dalla Carta costituzionale nel 2007. La lotta alla pena di morte è un tratto caratterizzante della sua politica estera.
6. Nel 1975 solo 16 Paesi nel mondo avevano abolito la pena di morte
Oggi il rapporto è invertito: solo 23 Paesi al mondo su 200 hanno compiuto esecuzioni capitali.
Finché un Paese mantiene la pena di morte, non è fatta giustizia. Marazziti rassicura: la questione non è SE la pena di morte verrà abolita, ma QUANDO.