Nando è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale; Majid all’attuale guerra in Siria
Un minuto commovente, che fa riflettere
Nella clip inedita da “L’Amore senza Motivo”, regia di Paolo Mancinelli, un testimone dello sterminio nazista della Shoah incontra Majid, giovane fuggito dalla guerra in Siria
Assieme a loro, ragazze e ragazzi italiani, stranieri e nuovi italiani.
Non potevate cambiare religione?”, “Non potevate dire di non essere ebrei?” chiedono i ragazzi. “La guerra è un altro mondo”, risponde Nando. L’incubo di svegliarsi e di non trovare più la propria famiglia è un pensiero che fa venire alla mente dei ragazzi l’orrore della guerra tutto d’un tratto. Majid, dalla Siria, ricorda in classe che la guerra va raccontata. Lo stesso turbamento viene quando pensiamo ai tanti naufraghi nel Mediterraneo, in fuga dai conflitti armati e dai bombardamenti. Questa lezione di storia ci ricorda come la guerra non sia solo un fatto del passato e che proprio per questo bisogna farsi toccare il cuore dai racconti di ieri e di oggi.
 
Il racconto del regista
LA STORIA DI NANDO TAGLIACOZZO, TESTIMONE DELLA SHOAH
A volte il destino si ferma su un pianerottolo, a due metri da te. Sceglie, il destino. Non bussa alla tua porta, ma a quella di fianco, dove ci sono tua sorella di otto anni e tua nonna: e le porta via, per sempre. Tu sei ad un soffio da loro, la porta accanto è quella che ti sta risparmiando l’oblio. Così pochi mesi dopo, quando, per delazione, fu catturato tuo padre, nascosto in un convento. E la parabola della tua vita si staglia in quel metro che ti separa da quella porta sullo stesso pianerottolo. E ti lascia vivere, il destino. Forse ha scelto te, in memoria di milioni di morti. Dovrai testimoniare, fino a quando avrai fiato in gola. Questa è la storia di Nando Tagliacozzo, ingegnere ebreo. Racconto di vita, il suo, fatto nel film documentario ancora inedito “L’Amore senza Motivo”, nell’incontro con i ragazzi del sostegno scolastico della Comunità di Sant’Egidio.
Un racconto – qui solo un passaggio – che ognuno di noi dovrebbe ascoltare. Per non dimenticare.
È un estratto inedito da “L’Amore senza Motivo, regia Paolo Mancinelli, musiche originali Gabriele Palmieri, una produzione Maiora Film.
Ogni anno la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità ebraica di Roma organizzano una marcia che parte da piazza Santa Maria in Trastevere per fare a ritroso il percorso che fecero gli ebrei romani, deportati il 16 ottobre 1943 dal ghetto per essere mandati a morire nel campo di concentramento di Auschwitz.
Non c’è futuro senza memoria.