"Il 20 febbraio a Parma quattrocento studenti hanno parlato di migrazioni a partire dal racconto di Dawood che ha affrontato uno dei cosiddetti 'viaggi della speranza' per sfuggire a quella "bocca di squalo" che era diventata casa sua."
Mese: February, 2016
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Pensavamo fosse un argomento difficile, invece guardando questi disegni si vede che i bambini hanno ben compreso l'importanza di questo avvenimento!
48 anni fa nasceva la Comunità Si intessevano i fili di una lunga amicizia che non può finire 48 anni di giri nelle periferie, di panini e coperte, di incomprensioni e malumori, di portici di repubblica e piazzale del verano, di tufello e tor pignattara, di anziani e bambini, di profughi e detenuti, degli ultimi degli ultimi, dei derelitti, dei dimenticati 48 anni di paternali e richieste, di vino sempre troppo e soldi sempre troppo pochi, di freddo e insopportabile afa, di serate di beneficienza e raccolte-fondi, di pranzi e cene insieme Anni di ‘ognuno prepara qualcosa’ e ‘ci vediamo a passamonti’, di estati in Africa e inverni a distribuire coperte, di doposcuola, di pazienza e a volte sconforto, di promesse e aspettative, di assistenti sociali e procedimenti penali, di chiamate a tutte le ore, di imprecazioni in silenzio e strettissimi abbracci, di sgomberi millantati e allontanamenti forzati, di confessioni e patimenti, di figli lontani e cuori spezzati, di latte in scatola e legumi in lattina, di regali e gratitudine, di giovani e del loro tempo, di mani che toccano tutto, di gente seduta per terra, di sguardi pieni d’amore, di pelle ruvida e consumata, di voci graffiate e cantanti improvvisati, di chitarre e stornelli, di macchine fatte a casa, di ‘vecchio babbione’ di loris e ‘vaffanculo’ di habib, di ‘o sole mio’ e dei ringraziamenti di Ana, di ‘alleluiah’ di michele e di ramanzine della signora Maria, di polemiche e gioia nel rivedersi, di ‘ma quando venite?’ e di appuntamenti serali, di disperazione totale e di parole di conforto, dell’allegria dei bambini, degli occhi liquidi dei profughi al centro d’accoglienza, dell’emozione dei detenuti a rebibbia, di persone tolte alla strada e amici salvati dalla solitudine, di un pó di speranza, di roulottes regalate, di vite incrociate, di senso di appartenenza, di uguaglianza, di mescolanza, di tutti i paesi del mondo, di problemi e paure, di riflessioni condivise, di storie ascoltate e lacrime versate come vodka nei week end, di saluti pesanti da digerire e guai da perdonare, di famiglie disfunzionali, di accoglienza e ospitalità, di dignità sopra ogni cosa, di insegnamenti e scuola di umiltà, di scelte e rinunce, di strette di mani e di cuori, di occhiate complici e pomeriggi sereni, del mondo in un abbraccio, Ma soprattutto anni di sorrisi regalati e ricevuti Di scambi bilaterali di affetto ed emozioni in continuo transito Di baratto di beni immateriali Di accelerati battiti di cuore e di fragorose risate all’imbrunire Grazie, per questi miei anni d’amore Grazie, perché per me la Comunità è felicità
ROMA - Tra saltimbanchi e trampoliere, i bambini della Scuola della pace di Tor Bella Monaca hanno sfilato alla festa di carnevale di quartiere. Hanno portato palloncini colorati con scritto "Pace" in tutte le lingue del mondo, perché di questa speranza hanno bisogno il quartiere e la piazza che non deve essere 'di spaccio', ma di incontro e di festa.
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